Offerta Cyber Monday: Fino al 60% di sconto InvestingProAPPROFITTA DELLO SCONTO

Ilva, per Ue furono aiuti di Stato prestiti per 84 milioni di euro, chiede recupero

Pubblicato 21.12.2017, 13:53
© Reuters. Un operaio dell'Ilva durante una protesta a Genova

BRUXELLES (Reuters) - La Commissione Europea ha ordinato oggi al governo italiano di recuperare circa 84 milioni di euro concessi nel 2015 con due diversi prestiti a Ilva, perché rappresentano aiuti di Stato illegali.

Lo dice una nota diffusa oggi da Bruxelles, secondo cui i prestiti hanno dato al più grande gruppo siderurgico italiano, dal marzo 2015 in amministrazione straordinaria, "un vantaggio indebito".

La decisione, dice la stessa commissione, non interferisce comunque "con l'attuazione delle misure ambientali essenziali per porre rimedio all'inquinamento del sito" di Taranto. Anzi, nella nota la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager ha invitato l'Italia a procedere "senza ritardi" negli interventi di risanamento.

L'antitrust europeo aveva avviato l'indagine nel gennaio 2016, sulla base di quattro denunce ricevute tra il 2014 e il 2015, relativamente a cinque diverse misure di sostegno decise dal governo italiano. Solo due però sono state censurate da Bruxelles: una garanzia statale su un prestito di 400 milioni e un prestito pubblico di 300 milioni, utilizzati per finanziare la liquidità di Ilva e non per le bonifiche ambientali.

"Entrambe le misure sono state concesse a condizioni più favorevoli rispetto alle condizioni di mercato e hanno avvantaggiato l'Ilva rispetto agli altri produttori di acciaio dell'UE, che devono finanziare a proprie spese le operazioni correnti e gli interventi di ristrutturazione", dice la Commissione.

La somma di 84 milioni che Ilva (l'attuale amministrazione, non i nuovi acquirenti) ora deve rimborsare corrisponde alla differenza tra condizioni finanziarie di prestito e garanzie e le condizioni prevalenti di mercato.

Commentando la decisione, il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha espresso "grande soddisfazione" perché, ha spiegato, le misure contestate da Bruxelles riguardano "84 milioni su un valore di oltre due miliardi del totale delle misure investigate".

Nel frattempo, prosegue l'indagine di Bruxelles sulla possibile infrazione delle norme ambientali Ue per l'inquinamento prodotto da Ilva a Taranto e quella sull'acquisto della società da parte del consorzio AmInvestCo, guidato da ArcelorMittal. Per questo secondo dossier, il giudizio Ue è atteso entro fine maggio.

© Reuters. Un operaio dell'Ilva durante una protesta a Genova

Secondo la commissaria Vestager, comunque, "la migliore garanzia di sostenibilità futura della produzione siderurgica dell'area di Taranto consiste nella cessione degli attivi dell'Ilva a condizioni di mercato... se l'Ilva viene gestita oculatamente, il suo futuro è sostenibile".

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.