ROMA (Reuters) - Sarà depositata entro 45 giorni la sentenza della Corte dei Conti sul difetto di giurisdizione eccepito oggi da Morgan Stanley (NYSE:MS) e gli altri imputati nella prima udienza del processo per danni erariali legati a contratti derivati sul debito pubblico, riferiscono fonti giudiziarie e legali.
La banca americana, l'ex responsabile del Tesoro per il debito pubblico Maria Cannata, l'attuale direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via e i due ex ministri del Tesoro Domenico Siniscalo e Vittorio Grilli sostengono che la giurisdizione spetti alla giustizia civile.
I giudici contabili dovranno anche decidere se ammettere le parti civili, Adusbef, Codacons e Federconsumatori.
Se la Corte dei Conti decidesse che è competente, potrebbe esprimersi anche nel merito della questione, secondo le fonti.
Nel caso in cui fossero ammesse le parti civili, i giudici dovrebbero anche concedere loro tempo per lo studio degli incartamenti.
La Corte dei Conti ha contestato a Morgan Stanley un danno erariale di 2,7 miliardi di euro mentre 1,18 miliardi sono stati chiesti complessivamente a Cannata, La Via, Siniscalco e Grilli.