Investing.com - Giornata “difficile” a Piazza Affari con il Ftse Mib che cede il 2,23% a metà mattinata con l’indice del settore finanziario, il FTSE Italia All Share Banks che perde il 2,82%.
A Piazza Affari sono i titoli bancari, dunque, i più colpiti dalle vendite nella settimana del rilascio degli utili, con Bper Banca (MI:EMII) la peggiore del Ftse Mib con una flessione del 5,26% nel giorno in cui comunicherà i dati sugli utili trimestrali, seguita da Banco Bpm (MI:BAMI) (-4,21%), Ubi Banca (MI:UBI) (-4,21%). Male anche Unicredit (MI:CRDI) (-3,49%), i cui risultati trimestrali sono attesi per domani. Seguono FinecoBank (-3,37%), Banca Carige (MI:CRGI) (-2,33%), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) (-0,77%) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-1,91%), anche questa che comunicherà i dati trimestrali nel corso della giornata di oggi.
Le incertezze politiche stanno spingendo gli aperatori alle vendite, con la prospettiva di prossime elezioni che sembra non piacere ai mercati. “La fase prolungata di incertezza politica potrebbe minare la fiducia delle imprese, che potrebbero di conseguenza scegliere di posticipare le decisioni di investimento”, scrive Barclays (LON:BARC) in una nota intitolata “Fresch elections likely, old risks certain”.
Secondo gli analisti di Barclays, inoltre, “il prossimo governo potrebbe non avere il tempo sufficiente per disattivare le clausole di salvaguardia del 2019 e dunque per evitare l’aumento dell’Iva ordinaria fino al 24,2% de dell’Iva agevolata fino all’11,5%”. La conseguenza, spiegano dall’istituto, avrebbero “ripercussioni immediate sull’outlook dell’economia italiana, in quanto andrebbe a detrimento dei consumi privati, roccaforte della ripresa economica modesta a cui abbiamo finora assistito”.
Nella sua nota, Barclays prevede la data per le elezioni più possibile a settembre che a luglio, con il risultato che potrebbe portare ad un governo con M5S e Lega, definito come “anti-sistema”. Nonostante il ritorno alle urne avverebbe con l’attuale legge elettorale e quindi potenziamente senza grossi cambiamenti nel risultato, secondo Barclays “quello che potrebbe mutare è il potenziale atteggiamento dei partiti politici, in particolare della Lega, che, questa volta, potrebbe decidere di rompere la tradizionale alleanza con i partiti di centro destra, Forza Italia e Fratelli di Italia.
Le incertezze politiche stanno spingendo in alto anche lo spread che è tornato sopra i 130 punti con il tasso del decennale dei Bpt che cresce arrivando all’1,82%, livello massimo dallo scorso marzo.