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Titoli azionari europei al ribasso, attesi dati Ifo; Dax giù dello 0,89%

Pubblicato 23.02.2016, 09:32
© Reuters.  Borse europee in calo dopo l’impennata di ieri
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Investing.com - Negativi i tabelloni dei titoli azionari europei questo martedì, il prezzo del greggio scende dopo l’impennata di ieri, mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei dati sulla fiducia delle imprese tedesche prevista nel corso della giornata.

Negli scambi europei del mattino, l’EURO STOXX 50 scende dello 0,69%, il francese CAC 40 segna -0,55%, mentre il tedesco DAX 30 è in calo dello 0,89%.

Il prezzo del greggio è tornato a scendere questo martedì nei timori per l’aumento della produzione iraniana dopo la fine delle sanzioni internazionali.

Ieri, il Segretario Generale dell’OPEC Abdalla Salem El-Badri ha dichiarato che i produttori stanno ancora “tastando il terreno” per arrivare ad un possibile accordo sul congelamento della produzione.

Negativi i titoli del settore energetico, con il gigante francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) che crolla dell’1,26% e l’italiana Eni (MI:ENI) che segna un crollo dell’1,38, mentre la norvegese Statoil crolla dell’1,37%.

Al ribasso i titoli finanziari, con le francesi BNP Paribas (PARIS:BNPP) e Societe Generale (PARIS:SOGN) che crollano dell’1,51% e dell’1,57%, mentre le tedesche Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Commerzbank (DE:CBKG) crollano dell’1,18% e del 2,15%.

Tra le banche periferiche, le italiane Unicredit (MI:CRDI) ed Intesa Sanpaolo (MI:ISP) registrano crolli rispettivamente dell’1,70% e del 2,11%, mentre le spagnole Banco Santander (MC:SAN) e BBVA (MC:BBVA) crollano dell’1,06% e dell’1,27%.

Al rialzo Danone SA (PA:DANO), con un’impennata del 2,25% dopo che il produttore di yogurt ha previsto un aumento dei profitti per il 2016.

Thales (PA:TCFP) schizza del 7% dopo che la compagnia francese di sistemi elettronici ha alzato le previsioni sugli utili a medio termine poiché gli ordini hanno raggiunto una cifra record e l’aumento delle esportazioni di attrezzature militari ha comportato un’impennata del 44% degli utili lo scorso anno.

A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime scende dello 0,82%, per le perdite nel settore minerario.

Rio Tinto (L:RIO) crolla dell’1,78% ed Anglo American (L:AAL) registra un crollo del 2,68%, mentre Bhp Billiton (L:BLT) e Glencore (L:GLEN) crollano rispettivamente del 3,30% e del 3,51%.

Anche i titoli del settore finanziario sono al ribasso, con HSBC Holdings (L:HSBA) giù dello 0,20% e Lloyds Banking (L:LLOY) in calo dello 0,87%, mentre Royal Bank of Scotland (L:RBS) crolla dell’1,02% e Barclays (L:BARC) registra un crollo dell’1,82%.

Intanto, Persimmon (L:PSN) segna una delle migliori performance sull’indice, con un balzo del 5,02% dopo che l’impresa edile ha riportato un’impennata del 34% degli utili al netto delle tasse del 2015.

Sempre nel Regno Unito, gli investitori continuano a seguire con attenzione le discussioni circa la possibile uscita del paese dall’Unione Europea, in vista del referendum che si terrà a giugno.

Stamane, i dirigenti di un terzo delle principali compagnie britanniche hanno dichiarato che l’uscita dall’UE potrebbe mettere a rischio l’economia ed i posti di lavoro.

Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,35%, i futures S&P 500 sono in calo dello 0,39%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -0,52%.

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