Investing.com - I principali indici azionari hanno chiuso in leggero rialzo giovedì, mentre l’entusiasmo iniziale dopo il rapporto di luglio sui prezzi al consumo si è affievolito.
Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 50 punti, pari allo 0,2%, con un guadagno settimanale del 3%. L’indice tecnologico Nasdaq Composite e l’ampio S&P 500 hanno registrato piccoli guadagni, ma entrambi sono destinati a registrare la seconda settimana consecutiva di perdite.
Prezzi alla produzione di luglio
Questo venerdì è prevista la pubblicazione di un altro dato sull’inflazione, l’indice dei prezzi alla produzione, che fornirà ulteriori informazioni ai policymaker della Fed in vista della riunione di settembre.
L’indice dei prezzi al consumo ieri ha mostrato che l’inflazione annua complessiva nella più grande economia del mondo è aumentata meno del previsto a luglio, rafforzando le proiezioni secondo cui la Federal Reserve potrebbe presto abbandonare la sua lunga campagna di rialzi dei tasso di interesse.
Tuttavia, dato che l’inflazione rimane ben al di sopra dell’obiettivo di medio termine della Fed, i mercati hanno ridotto le aspettative di un taglio dei tassi quest’anno e si prevede che i tassi rimarranno ai massimi di 22 anni.
L’indice dei prezzi alla produzione, che misura i prezzi di vendita percepiti dai produttori nazionali, dovrebbe essere aumentato dello 0,7% annuo e dello 0,2% mensile a luglio. L’indice core, che esclude i prodotti alimentari e l’energia, dovrebbe aumentare leggermente il ritmo allo 0,2% su base mensile, ma rallentare marginalmente al 2,3% su base annua.
Per oggi è prevista anche l’ultima lettura sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan e si prevede che scenda a 71, rispetto al 71,6 della lettura precedente.
News Corp guarda alle opportunità dell’IA
La stagione degli utili trimestrali è vicina alla fine, ma News Corp (NASDAQ:NWSA) sarà probabilmente sotto i riflettori dopo che il proprietario del Wall Street Journal e del Sunday Times ha visto il fatturatoridursi di quasi un decimo nell’ultimo trimestre, con una conseguente perdita di tre mesi.
L’amministratore delegato Robert Thomson ha illustrato i piani più ampi del gruppo per adeguarsi all’emergere dell’intelligenza artificiale generativa. Pur definendola una “sfida” per il mantenimento della proprietà intellettuale degli editori, Thomson ha affermato che l’intelligenza artificiale generativa rappresenta ancora una “notevole opportunità” per creare nuove fonti di reddito e ridurre i costi.
Il greggio rimane sostenuto dalla scarsità di scorte
I prezzi del petrolio sono saliti venerdì, vicini ai livelli più alti da gennaio, sostenuti da un’offerta globale sempre più ristretta.
L’ Agenzia Internazionale dell’Energia ha dichiarato che la crescita della domanda di petrolio l’anno prossimo sarà più lenta di quanto previsto in precedenza, citando condizioni macroeconomiche poco brillanti, ma ha avvertito che le scorte globali potrebbero ridursi notevolmente nel resto del 2023, spingendo potenzialmente i prezzi ancora più in alto.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio ha dichiarato giovedì che prevede ancora un aumento della domanda mondiale di petrolio di 2,25 milioni di barili al giorno nel 2024, rispetto alla crescita di 2,44 milioni di barili al giorno di quest’anno.
Al momento della scrittura i future del greggio USA erano in salita dello 0,3% a 83,09 dollari al barile, mentre il Brent è in salita dello 0,4% a 86,72 dollari.
Inoltre, i future dell’oro sono saliti dello 0,1% a 1.949,95 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD ha registrato un aumento dello 0,1% a 1,0993.
(Articolo realizzato con il contributo di Oliver Gray)