Investing.com – Si prevede un’apertura positiva dei mercati azionari europei dovrebbero in forte rialzo questo martedì, grazie al sentimento favorito dall’impennata del settore tecnologico a Wall Street nella notte, ma i guadagni saranno probabilmente limitati in quanto gli investitori si preparano all’incontro annuale della Federal Reserve di Jackson Hole che si terrà nel corso della settimana.
Al momento della scrittura il contratto dei future DAX in Germania è salito dello 0,4%, il contratto dei future CAC 40 in Francia è salito dello 0,4%, mentre il contratto dei future FTSE 100 nel Regno Unito è sceso dello 0,1%.
I titoli tech di Wall Streetstimolano il sentiment
Gli indici azionari europei riceveranno probabilmente una spinta dalla resistenza vista a Wall Street lunedì, a fronte dell’impennata dei rendimenti obbligazionari decennali a nuovi massimi pluriennali.
L’indice tecnologico Nasdaq Composite ha chiuso in rialzo di oltre 200 punti, pari all’1,6%, il giorno migliore in quasi quattro settimane, aiutato dai forti guadagni di Nvidia (NASDAQ:NVDA), in quanto gli investitori hanno cercato di esporsi al produttore di chip di maggior valore al mondo in vista dei risultati di questa settimana, prevedendo che possa beneficiare del boom dell’intelligenza artificiale.
Riflettori accesi su Jackson Hole
Tuttavia, è improbabile che i guadagni siano sostanziali, poiché gli investitori restano preoccupati per il rallentamento della crescita in Cina, soprattutto dopo il taglio dei tassi d’interesse inferiore alle attese da parte della Banca Popolare, per le difficoltà dell’economia della zona euro e per la possibilità di un aumento dei tassi di interesse.
Il Simposio di Jackson Hole della Fed alla fine della settimana probabilmente manterrà gli scambi in range stretto questa settimana, in quanto gli investitori attendono con cautela di conoscere le prossime mosse della banca centrale statunitense in materia di politica monetaria.
Il discorso di venerdì del presidente Jerome Powell si inserisce nelle aspettative che la Fed si fermi su un altro aumento dei tassi di interesse quando si riunirà a settembre, ma l’incertezza su ciò che accadrà in seguito è molto forte.
Venerdì è previsto anche l’intervento della Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, i cui commenti saranno attentamente analizzati alla ricerca di indizi sulla prossima mossa della banca centrale a settembre.
L’inflazione ha iniziato a diminuire nella zona euro, ma rimane ben al di sopra dell’obiettivo della banca centrale del 2%, mentre l’economia della regione è rimasta sostanzialmente stagnante negli ultimi tre trimestri, mentre la produzione è in profonda recessione, suggerendo una crescita appena positiva del PIL nel 2023.
BHP registra un forte calo degli utili
Tra le notizie del mondo corporate, il gruppo BHP (LON:BHPB), il più grande minerario del mondo, ha registrato un calo degli utili del 37% rispetto all’anno precedente, a causa dell’aumento dei costi e della stretta del mercato del lavoro in Australia.
Pur tagliando le previsioni di crescita della Cina al 5%-5,5% dal 5,75%-6,25%, BHP prevede comunque che quest’anno la Cina produrrà più di un miliardo di tonnellate di acciaio per il quinto anno consecutivo, una notizia relativamente positiva nei mercati globali.
Il greggio è in calo; le scorte statunitensi sono attese più tardi
I prezzi del petrolio sono scesi martedì, mentre i trader soppesavano con cautela la prospettiva di una ripresa economica cinese vacillante, in attesa di ulteriori segnali sulla politica monetaria statunitense al simposio di Jackson Hole alla fine della settimana.
Le scorte di petrolio e di benzina saranno pubblicate nel corso della sessione dall’American Petroleum Institute, mentre l’Energy Information Administration, il braccio statistico del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, pubblicherà i propri dati mercoledì.
Al momento della scrittura, i future del greggio USA sono in calo dello 0,2% a 79,94 dollari al barile, mentre i future Brent sono in calo dello 0,2% a 84,33 dollari.
Inoltre, i future dell’oro sono saliti dello 0,1% a 1.925,25 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD è salito dello 0,2% a 1,0915 dollari.