di Kevin Yao
PECHINO (Reuters) - La banca centrale cinese intensificherà le misure espansive per sostenere l'economia colpita dal coronavirus, ma i timori per il debito e i rischi legati al mercato immobiliare le impediranno di seguire le orme della Federal Reserve statunitense con corposi tagli dei tassi o programmi di quantative easing (Qe).
Lo dicono tre fonti di politica monetaria.
I leader cinesi si sono impegnati a contrastare l'impatto della pandemia che sembra aver portato la seconda economia più grande al mondo alla prima contrazione trimestrale in almeno 30 anni perchè le crescenti perdite di posti di lavoro che rappresentano una minaccia per la stabilità del tessuto sociale.
La People's Bank of China (PBOC) aumenterà il credito e ridurrà i costi di finanziamento, soprattutto per le piccole imprese considerate vitali per la crescita e l'occupazione, e consentirà di aumentare la spesa di bilancio, secondo quanto riferito da tre fonti coinvolte nei colloqui interni. Le fonti hanno rifiutato di essere nominate data la delicatezza della questione.
La PBOC ha annunciato venerdì che taglierà il coefficiente di riserva obbligatoria (RRR) - la liquidità che le banche devono mantenere depositata come riserva - per la terza volta quest'anno, e ha abbassato il tasso di interesse sulle riserve in eccesso delle banche per la prima volta dal 2008.
Secondo le fonti, la banca centrale farà affidamento su un mix di strumenti monetari di liquidità per sostenere l'economia, come ad esempio il RRR e varie tipi di finanziamenti, nonché strumenti basati sui prezzi tra cui i vari tassi di mercato e il tasso di riferimento sui prestiti Loan Prime Rate (LPR).
"La PBOC intensificherà l'allentamento di politica monetaria, ma è impossibile che segua quanto fatto dalla Federal Reserve", spiega una delle fonti. "Adotterà un approccio graduale e terrà in riserva alcune munizioni".
Non è stato possibile ottenere un commento immediato dalla banca centrale cinese e dal ministero delle Finanze.