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Banche dovranno pubblicare esposizione a criptovalute dal 2026 - Comitato Basilea

Pubblicato 03.07.2024, 18:38
Aggiornato 03.07.2024, 18:45
© Reuters. Rappresentazioni fisiche della criptovaluta bitcoin in questa illustrazione del 24 ottobre 2023. REUTERS/Dado Ruvic/Illustrazione/File Photo
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LONDRA (Reuters) - Le autorità di vigilanza sul settore bancario mondiali hanno approvato i modelli con cui gli istituti divulgheranno la propria esposizione agli asset di criptovalute a partire da gennaio 2026, un anno più tardi di quando inizialmente indicato.

"Questa trasparenza punta a migliorare la disponibilità di informazioni e a sostenere la disciplina di mercato", ha detto in un comunicato il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria.

Il Comitato, composto dalle autorità di regolamentazione bancaria delle principali economie mondiali che si impegnano ad applicare degli standard concordati, ha discusso l'impatto prudenziale o sul capitale dei depositi tokenizzati e delle stablecoin, una criptovaluta che si appoggia su un asset come il dollaro.

Sulla base degli attuali sviluppi di mercato, i rischi derivanti da questi strumenti sono "ampiamente fissati" dagli attuali standard di Basilea, il che indica che per il momento non sono previste regole patrimoniali aggiuntive.

"Il Comitato continuerà a monitorare questo settore e altri sviluppi nei mercati dei criptoasset", si legge nella dichiarazione.

I membri di Basilea hanno anche concordato di adottare un approccio più pratico per gestire i rischi per le banche che derivano dal crescente utilizzo di terze parti, come ad esempio il cloud computing per la gestione di attività essenziali.

Il Comitato ha fatto sapere che entro la fine del mese si consulterà sui principi che andranno a sostituire le linee guida meno severe attualmente in vigore.

© Reuters. Rappresentazioni fisiche della criptovaluta bitcoin in questa illustrazione del 24 ottobre 2023. REUTERS/Dado Ruvic/Illustrazione/File Photo

L'organismo ha inoltre reso note le novità definite in una consultazione pubblica, ormai conclusa, rispetto alle nuove regole per la divulgazione da parte delle banche dei rischi finanziari legati al clima, nell'ambito del cosiddetto "Pilastro III" delle norme sul capitale.

"Il Consiglio ha deciso di continuare a lavorare per finalizzare tale quadro come parte del suo approccio olistico per affrontare i rischi finanziari legati al clima", si legge nel comunicato.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Gianluca Semeraro)

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