LONDRA (Reuters) - Le banche dell'Unione europea avranno bisogno complessivamente di altri 1,2 miliardi di euro per soddisfare pienamente le norme a livello globale sul capitale entro il 2028.
Lo ha comunicato, l'Eba, l'Autorità bancaria europea.
A riprova di quanto gli istituti di credito del blocco siano generalmente diventati ben capitalizzati, l'Eba ha affermato che la completa attuazione di Basilea III comporterebbe un aumento medio del 15% delle attuali riserve di capitale di base "Tier 1", con gran parte dello shortfall che ricadrebbe tra gli istituti di credito più piccoli e focalizzati sul mercato nazionale.
Le banche hanno dovuto rispettare requisiti di capitale molto più severi da quando il salvataggio di molti istituti durante la crisi finanziaria globale, più di dieci anni fa, è ricaduto sulle tasche dei contribuenti.
I requisiti di Basilea III sono stati in gran parte applicati, ma alcuni tasselli rimanenti dovranno essere implementati pienamente entro il 2028 nell'Ue, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in altre giurisdizioni.
L'Ue prevede di posticipare di due anni, fino al gennaio 2025, il momento in cui le banche dovranno avviare l'attuazione delle regole di Basilea III.
Gli Stati membri del blocco e il Parlamento europeo stanno inoltre negoziando l'introduzione di deroghe temporanee o permanenti ad alcune regole, in quanto le banche sostengono che l'applicazione integrale e puntuale comporterebbe un gravoso aumento dei requisiti di capitale.
Secondo l'Eba, se si tenesse conto degli "aggiustamenti" proposti dall'Ue a Basilea, lo shortfall scenderebbe a 400 milioni di euro, ma se si aggiungessero i buffer aggiuntivi previsti dall'Ue, il deficit salirebbe a 1,4 miliardi di euro.
Ana Botin, presidente della Federazione bancaria europea e presidente di Banco Santander (BME:SAN), ha detto ieri a una conferenza dell'Ebf che la dipendenza dalle banche crescerà man mano che gli Stati e le imprese dell'Ue aumenteranno il debito per rilanciare la crescita e la transizione verso il net zero.
"Negli ultimi anni, le banche europee hanno accumulato più capitale rispetto alle nostre controparti statunitensi, più di 250 miliardi di euro dal 2014 in un periodo in cui i coefficienti Cet1 sono rimasti stabili negli Stati Uniti", ha detto Botin.
Allo stesso tempo, l'Europa deve continuare a spingere per ottenere un quadro normativo in grado di fornire un settore bancario competitivo, redditizio e forte al servizio dell'economia, ha affermato l'Ebf.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)