ROMA (Reuters) - Banco BPM ha reso noto che potrà recuperare oltre 200 milioni di euro dopo aver ottenuto una sentenza favorevole dalla Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso della banca contro la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia per una controversia del 2005.
In una nota, Banco Bpm (BIT:BAMI) dà conto del deposito della sentenza avvenuto ieri "che pone fine alla vertenza avviata dalla banca per ottenere l’annullamento degli avvisi di accertamento emessi il 19 dicembre 2011. Oggetto della controversia era la deducibilità dei costi sostenuti nell’esercizio 2005 dalla Banca Popolare Italiana nel tentativo di scalata a Banca Antonveneta".
Per effetto della sentenza Banco BPM può vedersi restituito integralmente quanto versato a titolo provvisorio in pendenza del giudizio definitivo tra il 2012 e il 2015, "per un importo complessivo pari a 201,9 milioni di euro (oltre ai relativi interessi)".
Nella nota la banca spiega che la somma era stata comunque mantenuta in bilancio nella voce 'altre attività', sulla convinzione di ottenere un giudizio favorevole.
(Stefano Bernabei, editing Andrea Mandalà)