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Bank of America mantiene prospettive ottimistiche sul Nifty 50, fissando l'obiettivo a 24.500 punti entro la fine dell'anno

Pubblicato 10.04.2024, 23:42
Aggiornato 10.04.2024, 23:45
© Reuters.
NSEI
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Gli analisti di BofA Securities hanno dichiarato mercoledì di avere una prospettiva positiva sull'indice Nifty e di prevedere che raggiungerà i 24.500 punti entro dicembre 2024.

Nel loro rapporto, gli analisti hanno sottolineato la loro prospettiva su vari settori industriali, mantenendo una posizione conservativa sulla crescita degli utili societari, prevedendo un aumento dell'11% per gli anni fiscali 2025 e 2026, che è inferiore alla previsione media del mercato.

Si prevede un aumento dell'indice Nifty, sostenuto da condizioni internazionali favorevoli come il graduale rallentamento dell'economia negli Stati Uniti e il cambiamento delle politiche della Federal Reserve, oltre che da solidi fondamentali economici in India. Inoltre, la domanda costante dei consumatori e la possibilità di un aumento del ritmo delle riforme politiche in seguito alle elezioni nazionali indiane sono ulteriori fattori che potrebbero favorire la crescita dell'indice.

Sebbene BofA Securities sia cauta nei confronti dei titoli a piccola e media capitalizzazione e delle imprese del settore pubblico, individua aree specifiche con un potenziale di rialzo dei titoli, in particolare nei settori destinati a beneficiare della ripresa economica (come i settori industriale e immobiliare) o di tendenze emergenti come i viaggi e il turismo, la transizione verso le fonti di energia rinnovabili, la tendenza verso prodotti e servizi di fascia alta, i cambiamenti nelle catene di fornitura globali e il miglioramento della produttività.

Gli analisti hanno osservato: "Nonostante il recente calo dei prezzi del 10%-14% dei titoli a piccola e media capitalizzazione, rimaniamo cauti a causa delle preoccupazioni sulla liquidità del mercato, sulle valutazioni dei titoli e sulla concentrazione della proprietà".

Per quanto riguarda le imprese del settore pubblico, la società preferisce investire in titoli con utili più prevedibili (come quelli dei settori della difesa e delle ferrovie) e in quelli con prezzi azionari sottovalutati (tra cui banche, società di finanziamento dell'energia e società di esplorazione di petrolio e gas).

Gli analisti hanno inoltre menzionato la loro continua preferenza per gli investimenti in settori legati alla spesa in conto capitale piuttosto che alla spesa per i consumi, e privilegiano i settori ciclici rispetto a quelli che risentono meno dei cicli economici. Sono propensi ai settori finanziario, industriale, automobilistico, dei metalli non ferrosi e dell'esplorazione di petrolio e gas; hanno una posizione neutrale sul settore delle telecomunicazioni e sono meno favorevoli ai settori sanitario, dei servizi di pubblica utilità e dell'acciaio.


Questo articolo è stato creato e tradotto con l'aiuto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per maggiori dettagli, consultare i nostri Termini e condizioni.

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