LONDRA (Reuters) - Barclays (LON:BARC) ha registrato un calo del 12% degli utili del primo trimestre, con la stretta sui prezzi dei mutui nel Regno Unito, i minori introiti derivanti dall'attività di trading e la mancanza di commissioni da operazioni M&A che hanno evidenziato le difficoltà che la banca dovrà affrontare per realizzare la prima ristrutturazione strategica del gruppo in un decennio.
La banca britannica ha registrato un utile ante imposte per il periodo gennaio-marzo pari a 2,3 miliardi di sterline, in calo rispetto ai 2,6 miliardi di sterline visti un anno fa e leggermente superiore alle attese degli analisti di 2,2 miliardi.
Barclays sta cercando di ripristinare la fiducia degli investitori nel proprio modello di business di banca universale, dopo anni di sottoperformance in borsa, scontri con gli investitori attivisti sul ruolo della divisione investment banking e avvicendamenti nel management.
Intorno alle ore 9,25 italiane il titolo scambia in rialzo del 3,1%, a fronte di un aumento dello 0,6% dell'indice FTSE 100.
Il 20 febbraio la banca britannica ha comunicato, nell'ambito di una revisione della propria strategia a lungo attesa, che avrebbe investito nelle attività bancarie nazionali ad alto rendimento, in aggiunta a un programma di taglio dei costi per 2 miliardi di sterline e a un aumento della remunerazione agli azionisti.
I risultati diffusi oggi rappresentano il primo aggiornamento dell'andamento della banca nell'ambito della nuova struttura dell'istituto di credito, riorganizzato in cinque divisioni operative anziché tre nel tentativo di fornire una maggiore visibilità sulla performance e sulla responsabilità del management del gruppo.
La banca ora presenta i risultati di Barclays UK, Barclays UK Corporate Bank, Private Bank e Wealth Management, Investment Bank e U.S. Consumer Bank.
Tutte e cinque le divisioni aziendali hanno registrato Rote inferiori rispetto al primo trimestre del 2023, con la divisione UK Corporate Bank che ha registrato un Rote del 15,2% rispetto al 21,7% visto un anno fa.
Anche i ricavi della divisione UK Bank, specializzata in prestiti al consumo e per l'acquisto di proprietà, sono scesi del 7%, a causa dell'aumento della concorrenza nel mercato dei mutui e dello spostamento dei risparmiatori verso prodotti a più alto rendimento.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Gianluca Semeraro)