di Balazs Koranyi e Francesco Canepa
FRANCOFORTE (Reuters) - La Banca centrale europea ha finalmente riconosciuto i crescenti rischi legati all'inflazione e sembra disposta a considerare un rialzo dei tassi già anno, svolta della massima importanza per uno degli istituti centrali più accomodanti al mondo.
Da tempo la Bce sostiene che l'elevata inflazione calerà autonomamente sotto il target del 2% nel corso dell'anno. Tuttavia, una serie di rilevazioni ai massimi storici hanno messo in dubbio questa posizione, già abbandonata mesi fa da altre banche centrali.
"È probabile che l'inflazione resterà elevata per un periodo più lungo del previsto, per poi diminuire nel corso dell'anno", ha detto la presidente Bce Christine Lagarde durante la conferenza stampa dopo il consiglio sui tassi.
"Rispetto alle nostre aspettative di dicembre, i rischi per l'outlook dell'inflazione sono sbilanciati al rialzo, in particolare nel breve termine", ha aggiunto, riconoscendo che la crescita dei prezzi nella zona euro si sta diffondendo.
"La situazione è effettivamente cambiata".
Anche se Lagarde ha detto che la Bce non agirà in maniera affrettata, non ha ripetuto la 'guidance' fornita in precedenza, nella quale sosteneva che un aumento dei tassi d'interesse quest'anno fosse "molto improbabile".
Secondo fonti vicine alla discussione sulla politica monetaria, una considerevole minoranza di banchieri centrali hanno richiesto alla banca di agire, potenzialmente annunciando una riduzione più rapida per gli acquisti di bond, per poi accettare di attendere fino a marzo.
Le fonti hanno riferito che i banchieri centrali sono stati chiari nell'affermare che un rialzo dei tassi d'interesse quest'anno non dovrebbe essere più escluso a priori, dati i rischi dell'inflazione e l'incertezza delle stime.
La reazione degli investitori è stata brusca, con movimenti di mercato particolarmente evidenti. Al termine dell'intervento di Lagarde si stimava un rialzo dei tassi da circa 40-45 punti base entro dicembre, in contrasto con i 28 punti base prezzati prima delle parole del numero uno Bce. Una simile manovra avvicinerebbe il tasso sui depositi allo zero, dopo diversi anni in territorio negativo.
L'euro ha guadagnato lo 0,75% contro il dollaro, mentre i rendimenti sui Bund tedeschi a 10 anni sono volati di 10 punti base.
"La Banca centrale europea ha eseguito un'inversione di marcia incredibilmente 'hawkish'", ha detto l'economista di ING Carsten Brzeski. "Oggi il meeting della Bce ha segnato un'importante svolta", ha aggiunto.
(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Milano Alessia Pé)