Bitfarms (BITF) ha rifiutato la proposta non richiesta di Riot Platforms (NASDAQ:RIOT) di acquistare la società di mining di Bitcoin a un prezzo di 2,30 dollari per azione, che sarebbe stato pagato sia in contanti che in azioni. Bitfarms sostiene che l'offerta sottovaluta in modo significativo il valore dell'azienda e il suo potenziale di crescita futura.
La società, con sede a Toronto, ha inoltre dichiarato di aver ricevuto altre manifestazioni di interesse non richieste dopo l'offerta iniziale di Riot di fine aprile.
Le azioni di RIOT sono diminuite dell'1% nelle contrattazioni prima dell'apertura del mercato di mercoledì, mentre quelle di BITF sono aumentate dell'1,8%.
Bitfarms ha dichiarato che ogni entità che ha mostrato interesse ha acconsentito a un accordo di riservatezza. Inoltre, un comitato speciale all'interno di Bitfarms sta valutando varie opzioni strategiche. Queste opzioni possono includere la fusione con un'altra azienda, la vendita della società o il mantenimento della strategia commerciale esistente.
Riot ha reso noto il suo tentativo di acquisto di Bitfarms martedì scorso, rivelando di aver acquisito una quota del 9,3% della società, diventando così il maggiore azionista. Successivamente, l'azienda ha ampliato la sua partecipazione a circa il 10%.
Riot sostiene che la sua proposta offre agli azionisti di Bitfarms un valore più alto per il loro investimento e una liquidità immediata, e suggerisce che, dopo l'acquisizione, gli azionisti di Bitfarms possiederebbero circa il 17% di quella che si prevede sarà la più grande operazione di mining di Bitcoin al mondo.
Le azioni di Bitfarms sono state scambiate l'ultima volta a 2,21 dollari al Nasdaq, con un calo del 24% per l'anno in corso, e a 3,01 dollari alla Borsa di Toronto, con un calo del 22% su base annua.
Contemporaneamente, Bitfarms sta proseguendo gli sforzi per nominare un nuovo amministratore delegato e sta procedendo con l'espansione e il miglioramento delle sue attrezzature minerarie.
All'inizio del mese, Bitfarms ha accelerato la partenza del precedente amministratore delegato, Geoffrey Morphy, in seguito all'azione legale da lui intrapresa contro la società, in cui ha rivendicato la violazione del contratto e la risoluzione ingiusta del contratto.
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