9 luglio (Reuters) - L'azionario asiatico prende fiato nella seduta odierna, dopo essere sceso ai minimi da un anno e mezzo ieri, grazie al rimbalzo del mercato cinese. Le autorità di Pechino hanno infatti interdetto agli azionisti con quote superiori al 5% la vendita di azioni nelle società quotate per i prossimi sei mesi, nel tentativo di arginare l'emorragia del mercato che ha perso il 30% da metà giugno.
Alle 8,35 ora italiana l'indice regionale dell'Asia-Pacifico MSCI, che non comprende Tokyo, guadagna l'1,88%. L'indice giapponese Nikkei ha chiuso la seduta in calo del 3,14%.
SHANGHAI guadagna intorno al 6%. Secondo Du Changchun, analista del Northeast Securities a Shanghai, "Il mercato mostra alcuni segnali positivi oggi ma si è lontani dal poter parlare di una vittoria considerando che oltre la metà delle società quotate hanno sospeso le contrattazioni".
Entusiasmo anche a HONG KONG, che guadagna oltre il 4,4%. Prada in controtendenza scende dello 0,66%.
SIDNEY chiude sostanzialmente piatta a +0,03% mentre permangono i timori per la Cina ma il mercato è stato incoraggiato da dati sulla disoccupazione migliori delle attese.
TAIWAN ha chiuso a -0,69%. Chiusure negative anche per SINGAPORE e MUMBAI.
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