MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in ribasso una seduta fiacca per via della festività, appesantita sul finale dall'allargamento dello spread sui timori per la politica.
"Lo spread si è alzato, è un dato preoccupante", dice un trader. "Molti temono che ci siano ripercussioni negative sull'Italia nel caso di una vittoria del 'no' al referendum".
I sondaggi suggeriscono che Renzi potrebbe perdere il referendum, "e questa sarebbe una notizia molto negativa", dice Daniel Lenz, strategist sull'obbligazionario di DZ Bank.
I costi sul debito italiano hanno toccato oggi i massimi da diversi mesi sui timori per rischi politici.
La differenza sui bond a 10 anni di Italia e Spagna - considerati un indicatore del rischio politico - nella mattinata é salita a 41,4 punti base, massimo dal 2012.
L'Italia ha anche superato la Grecia come Paese che ha maggiore probabilità di lasciare la zona euro, secondo un sondaggio presso gli investitori realizzato dal gruppo di ricerca con sede a Francoforte, Sentix, anche se con una probabilità piuttosto bassa, al 9,9% nei prossimi 12 mesi.
L'indice FTSE Mib chiude in calo dell'1,32% l'AllShare dell'1,26%.
Volumi per circa 1,3 miliardi di euro.
L'indice FTSEurofirst 300 cala dell'1,1%.
MONTEPASCHI chiude positiva, nonostante l'accelerazione al ribasso del mercato italiano. Secondo un trader, la risposta secca del cda alla proposta di Passera fa pensare a un management forte che ha una soluzione per la banca, anche se i giornali continuano a scrivere che sono in alto mare.
L'indice delle banche perde l'1,26%, UNICREDIT (MI:CRDI) e INTESA SANPAOLO (MI:ISP) oltre l'%.
TELECOM ITALIA (MI:TLIT) in lieve calo dopo una seduta positiva, sostenuta dai risultati di TIM Participaçoes.
CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL perde oltre il 5% dopo i risultati di ieri, in linea con le attese. Pesa la cautela sul mercato Usa dei macchinari per l'agricoltura.
ENEL (MI:ENEI) stabile, dopo la decisione di Berenberg di incrementarne il target price.
FIAT CHRYSLER (MI:FCHA) in ribasso dell'1,05%, dopo il segno positivo della prima parte della seduta. Oggi é arrivato un segnale positivo dalle immatricolazioni di auto in Francia, dove ha registrato un rialzo dell'11% in un mercato debole. Pesa il dato negativo dagli Usa.