MILANO (Reuters) - Seduta di storno a Piazza Affari dopo la corsa di ieri con le vendite che stanno interessando un po' tutti i comparti. Milano al momento sta sottoperformando tutte le altre borse europee.
Un trader sottolinea che a prevalere sulle borse è la prudenza in attesa di capire quali saranno le mosse del prossimo presidente degli Usa Donald Trump. E nell'attesa domina la speculazione alimentata anche da volumi ancora non tornati alla normalità.
Sul fronte macro, tra i dati più monitorati della settimana, soprattutto per le sue implicazioni in chiave Bce, c'è la stima di dicembre dell'inflazione della zona euro che verrà diffusa alle 11 da Eurostat. Le attese mostrano una dinamica dei prezzi in risalita a 2,4% dal 2,2% di novembre. L'accelerazione è attesa anche dopo che ieri l'analogo indicatore tedesco ha mostrato un incremento armonizzato annuo a 2,9%, oltre il 2,6% del consensus Reuters.
Intorno alle 9,40 il Ftse Mib arretra dello 0,75% recuperando dai minimi di avvio seduta.
Vendute le banche con l'indice settoriale che cede l'1,7%. Fra le big Intesa (BIT:ISP) a -2,1% e Unicredit (BIT:CRDI) a -1,6%. Giu' anche Bper (BIT:EMII) che flette del 2,3%. Male anche Unipol (BIT:UNPI), migliore titolo del listino nel 2024, con una flessione del 2,6%.
Il ribasso del prezzo del greggio penalizza il comparto oil con Saipem (BIT:SPMI) in flessione dell'1,5% ed Eni (BIT:ENI) dell'1%. Sulla major Morgan Stanley (NYSE:MS) ha tagliato il rating a 'equal-weight' da 'overweight', con prezzo obiettivo a 15 euro da 17,1 euro.
Raccolta Tim (BIT:TLIT) in controtendenza con una salita del 2,2%, titolo difensivo nei momenti di discesa del mercato.
Spunti su Fincantieri (BIT:FCT) che sale del 2,9%. Sul titolo Jefferies ha alzato il target price a 7,7 euro da 5. Inoltre, il broker Intermonte cita l'intervista radiofonica del presidente eletto Donald Trump secondo cui gli Stati Uniti potrebbero chiedere aiuto agli alleati per un incremento nella costruzione di navi da fornire alla Marina Militare Usa. "Consideriamo l'indiscrezione relativa ad un possibile aumento della spesa militare per la Marina Militare Usa positiva per Fincantieri che opera direttamente negli Stati Unitiattraverso la sua controllata Fincantieri Marinette Marine con siti produttivi a Marinette, Green Bay e Sturgeon Bay", scrive il broker nel daily.
(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)