MILANO (Reuters) - Seduta decisamente positiva per Piazza Affari, che al traino dei bancari fa meglio delle altre principali borse europee, comunque incoraggiate dall'accordo per il cessate il fuoco tra Russia e Ucraina e dalla mossa espansiva della banca centrale svedese.
L'indice FTSE Mib chiude in rialzo del 2,13% appena sopra quota 21.000 punti, l'AllShare guadagna il 2,1%. Volumi nel finale intorno ai 4 miliardi di euro.
In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 sale dello 0,6% con un progresso intorno all'1,5% per Francoforte e di circa un punto percentuale per Parigi. Fa meglio Madrid che avanza dell'1,8%.
Banche in denaro dopo la pioggia di risultati trimestrali tra ieri e oggi, con il paniere italiano di settore che balza del 3,3% e quello europeo dell'1,8%.
Svetta con un +13% e volumi quasi tre volte la media MPS, che in avvio era arrivata a perdere oltre il 5% dopo l'annuncio ieri sera di una perdita 2014 di 5,34 miliardi, superiore alle attese, per le maxi rettifiche su crediti salite nel 2014 a oltre 7,8 miliardi. Un gestore cita ricoperture sul titolo, che negli ultimi 12 mesi a ieri aveva perso il 63%. Passato di mano circa 6% del capitale.
Aiutano anche, sempre per il gestore, i commenti sulla bad bank del premier Matteo Renzi, secondo cui il governo procede sulla strada di un intervento di sistema che affronti il problema dei crediti deteriorati delle banche e lo esaminerà nel Consiglio dei ministri del 20 febbraio.
Tra le altre banche INTESA SANPAOLO sale di oltre il 5%, UNICREDIT rimbalza marginalmente dopo la caduta di ieri sui conti chiudendo a +0,6%.
BANCO POPOLARE festeggia i risultati con un +4,5%, incassando anche la promozione di SocGen a "hold" da "sell". Premiate sui numeri del 2014 anche UBI BANCA (+3,6%) e POPOLARE EMILIA ROMAGNA (+3,1%). Avanza di oltre il 3% anche POP MILANO.
Tra i titoli migliori anche BUZZI UNICEM in un settore europeo delle costruzioni vivace.
Avanza del 4,5% FIAT CHRYSLER, al centro di speculazioni giornalistiche sul ruolo di pivot nel processo di aggregazione fra case, allineandosi a un comparto europeo ben intonato in cui spicca il +11,5% di Renault dopo i risultati. In scia CNH INDUSTRIAL ed EXOR.
Unici segni negativi nel paniere principale quelli di ATLANTIA e CAMPARI, quest'ultima zavorrata da un downgrade di Goldman Sachs.
Tra le small e mid cap, SINTESI colpita dai realizzi cede il 7,5%. Borsa Italiana ha vietato gli ordini senza limite di prezzo.
ELICA balza del 4,7% sulla scia dei risultati.
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