MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude negativa, facendo peggio rispetto agli altri mercati europei, con la galassia Fiat in ribasso, a seguito dell'annuncio della successione di Sergio Marchionne nel weekend per le sue gravissime condizioni di salute.
** L'indice FTSE Mib cede lo 0,87%, l'Allshare lo 0,86%. Volumi intorno a 1,8 miliardi di euro.
L'indice europeo FTSEurofirst 300 cala dello 0,2%.
** Azioni Fiat in netto ribasso, ma sopra i minimi, dopo l'annuncio del peggioramento delle condizioni di salute di Marchionne e della sua sostituzione nelle cariche che ricopriva nelle società del gruppo. FIAT CHRYSLER (MI:FCHA) cede l'1,5%, FERRARI (NYSE:RACE) il 4,88%, CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL l'1,7%, EXOR (MI:EXOR) il 3,25%.
Diversi downgrade sul titolo Fca: Akros ha ridotto il prezzo obiettivo a 22,5 euro da 25 euro e il giudizio ad "Accumulate" da "Buy". Barclays (LON:BARC) ha portato il prezzo obiettivo a 21 euro da 23 euro. Quanto a Ferrari (MI:RACE), sempre Akros ha portato la raccomandazione a "Neutral" da "Accumulate" e il prezzo obiettivo a 120 euro da 132,5.
** Positivo il settore bancario, l'indice italiano sale dello 0,11%.
** UNICREDIT (MI:CRDI) riduce il guadagno allo 0,4% dopo che l'Eba ha respinto la richiesta di Caius Capital di aprire un'indagine sulla contabilizzazione dei 'cashes' nel calcolo del Cet1.
** BANCA CARIGE cede il 4,65% sul timore di nuove mosse per rafforzare il capitale, dopo aver rivelato nel weekend che la Bce non ha approvato il piano presentato il 22 giugno e che deve quindi presentare, entro il 30 novembre, un nuovo piano che valuti anche un'aggregazione.
** Debolezza diffusa anche sugli energetici. TERNA (MI:TRN) cede l'1,2%. Giù anche ENEL (MI:ENEI) (-0,98%) su cui pesa anche l'effetto stacco cedola.
** In denaro FINCANTIERI (+0,51%) dopo l'accordo con Princess Cruises per la costruzione di due navi da crociera.
** STM (MI:STM) in netto calo, perde il 2,2% in attesa dei risultati il 25 luglio. Giù anche il comparto high tech a livello europeo, lo stoxx cede lo 0,9% circa.
** RISANAMENTO sale del 3,27%, dopo l'accordo di moratoria siglato con le banche finanziatrici.