MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude con segno positivo sovraperformando il resto d'Europa grazie al settore bancario "galvanizzato" dall'impasse che si è creata sulla legge elettorale, che sembra allontanare la possibilità di elezioni anticipate, dopo una mattinata prudente a seguito delle indiscrezioni sul salvataggio delle banche venete.
Nessuna sorpresa invece dalla riunione della Bce con la rimozione del bias ribassista sui tassi.
"È saltata l'intesa sulla legge elettorale e il mercato ha festeggiato acquistando titoli italiani", spiega un trader.
** L'indice FTSE Mib ha chiuso in rialzo dell'1,46%, l'Allshare dell'1,33%, lo Star ha perso lo 0,15%. Contrastati i principali mercati europei con Londra in lieva calo, Francoforte in leggero rialzo e Parigi piatta. Volumi poco sotto i 3 miliardi di euro.
** Bancari sugli scudi dopo la notizia del mancato accordo sulla legge elettorale. L'indice italiano ha chiuso in rialzo del 2,18%. Rialzi consistenti per UNICREDIT (MI:CRDI) (+3,22%), BPER (MI:EMII) BANCA (+3,78%) e fuori dal listino principale BANCA CARIGE (+4,51%) alla vigilia del Cda in cui si consumerà il confronto tra il socio di maggioranza Malacalza e i vertici dopo i recenti dissapori. INTESA SANPAOLO (MI:ISP) ha chiuso in rialzo dell'1,02%.
** Acquisti sul risparmio gestito con rialzi che sfiorano il 4% per BANCA GENERALI (MI:GASI) (+3,80%) e AZIMUT (MI:AZMT) (+3,89%). Ancora più tonica ANIMA HOLDING (+4,50%).
** FERRAGAMO (MI:SFER) scivola del 3,50% dopo il downgrade del broker Mainfirst a 'underperform' con target price a 22 euro da 28,5.
** Debole FIAT CHRYSLER (MI:FCHA) (-1,13%) che replica l'andamento del settore in Europa (-0,51%) e del titolo a Wall Street (-1,46%).
** Fuori dal listino principale CHL scivola di oltre 10% dopo che il Cda ha varato un aumento di capitale a seguito del peggioramento della perdita 2016.