Piazza Affari torna al di sotto dei livelli dell'apertura, negativa a causa di realizzi in un mercato con pochi scambi per il periodo prefestivo; pesano sulle piazze del continente le attese di un allentamento delle misure di stimolo all'economia in Cina.
I bancari continuano la correzione iniziata ieri, in assenza di spunti. Oggi sono il comparto con le maggiori perdite. UBI (MI:UBI) BANCA, INTESA perdono rispettivamente più del 3% e del 2%.
STM (PA:STM) in netto rialzo dopo i risultati, sfiora il 5% in chiusura. Equita parla di dati del secondo trimestre deboli, ma di forte recupero atteso nel secondo semestre dell'anno.
SALINI IMPREGILO (MI:SALI) flette in chiusura di 1%, penalizzata dalle dichiarazioni dell'AD su un aumento di capitale per il polo nazionale delle costruzioni.
TELECOM ITALIA (MI:TLIT) ancora venduta, in attesa di mosse concrete sulla creazione della rete unica. Lo spread fra ordinarie e risparmio è sempre intorno ai minimi storici a 3 centesimi.
PIRELLI (MI:PIRC) e FIAT CHRYSLER (MI:FCHA) calano, la prima meno della seconda, con l'automotive europeo.
Settore energia colpito da realizzi dopo il rialzo di ieri. Calano SAIPEM (MI:SPMI) e TENARIS (MI:TENR), ma anche SNAM (MI:SRG) RETE e TERNA (MI:TRN). ENI (MI:ENI) ha mancato di un soffio l'obiettivo di utile netto trimestrale stimato da un consensus di analisti e fatto proprio dal gruppo.
Nuovo ribasso di JUVENTUS (MI:JUVE) su cui continua a pesare l'uscita dalla Champions anche se, secondo un analista, il titolo a 1,22-1,23 euro rappresenta una buona occasione di acquisto. Chiude a 1,18 euro.
Sale ancora OVS (MI:OVS) dopo i risultati.