MILANO (Reuters) - Piazza Affari si muove in deciso calo anche oggi, penalizzato dal forte ribasso della borsa di Tokyo stamani in un piu' generale contesto di prese di beneficio sui mercati dopo la corsa da inizio anno.
A pesare sulle borse i timori di un rallentamento degli Stati Uniti e l'incertezza sul percorso di inasprimento della banca centrale giapponese, che hanno frenato l'interesse per gli asset di rischio.
Intorno alle 10,40 il Ftse Mib perde l'1,3%, scivolando ai minimi dal 22 febbraio scorso.
Banche italiane ancora sotto pressione, in linea con l'andamento negativo a livello europeo. L'indice italiano perde l'1,7%, mentre quello europeo europeo l'1,3%. Secondo un trader, si tratta di realizzi su un comparto che è salito molto e, pertanto, quando scendono la volatilità è maggiore. Oggi diversi giornali tornano a scrivere dell'ipotesi che il governo introduca una forma di prelievo sugli istituti di credito e le compagnie di assicurazione, ed eventualmente anche su altri settori come energia e lusso. Equita scrive che "chiaramente l'indiscrezione sulla volontà di andare nuovamente a colpire i profitti delle banche è un elemento di disturbo, che va ad aumentare la rischiosità percepita sul settore".
UniCredit (BIT:CRDI) perde l'1,3%, fa peggio Intesa (BIT:ISP) con un ribasso del 2%. Bper (BIT:EMII) in calo dell'1,6% e Mps (BIT:BMPS) del 2,5%.
In netto calo Stm (EPA:STMPA), in flessione del 3,7%, sulla scia del crollo di Intel (NASDAQ:INTC) dopo l'annuncio di tagli alle spese e al personale.
Fuori dal paniere principale corre Eurogroup Lamination che avanza del 6,6% dopo l'annuncio dell'ingresso nel mercato indiano con l'acquisizione del 40% di Kumar precision stamping e un esborso di poco meno di 20 milioni di euro. Ieri la società ha reso noto la sigla di un MoU con la cinese Hixih per una JV in Cina.
Infine, ben raccolte Ferragamo (BIT:SFER) e Pirelli (BIT:PIRC), rispettivamente in rialzo del 2,8% e dell'1,2% post risultati.
(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)