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Borsa Milano, in calo senza strappi su crisi italiana, mercato attende Bce

Pubblicato 21.07.2022, 15:48
© Reuters. Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo/
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MILANO (Reuters) - In parziale recupero dai minimi della mattinata, Piazza Affari prosegue al ribasso ma con un movimento relativamente contenuto in relazione alla grave crisi di governo che porta il paese verso le elezioni anticipate.

Dopo che ieri tre partiti di maggioranza si sono astenuti dal voto di fiducia al governo, il presidente del Consiglio Mario Draghi è salito stamani al colle per reiterare le sue dimissioni.

Il mercato guarda con preoccupazione alla situazione politica e all'atteso periodo di instabilità che può mettere a rischio l'esecuzione di alcuni piani chiave per l'economia italiana, primo fra tutti il Pnrr anche per la possibile paralisi di alcune riforme.

Tuttavia, sotto un profilo più strettamente di mercato, lo scossone politico arriva in un momento in cui l'atteggiamento degli investitori era già impostato alla cautela e le quotazioni borsistiche erano già abbastanza depresse, ricordano alcuni gestori e strategist.

Il focus del mercato oggi è anche rivolto alla riunione della Bce, che alzerà i tassi per la prima volta dal 2011 con l'incognita se l'aumento sarà di 25 punti base, come era stato preannunciato, o di 50. Ma soprattutto, specialmente per il vulnerabile mercato italiano, c'è grande attesa sul cosiddetto scudo anti-spread. In particolare riguardo alle caratteristiche legali e alle condizioni che dovranno rispettare i paesi che ne fanno uso, questione ancora più rilevante nell'attuale contesto di crisi politica italiana.

"Forse il mercato si sta rendendo conto che, nelle situazione in cui si è trovato il governo, è meglio tornare presto alle urne - si parla di inizio ottobre - e velocizzare i tempi di una nuova legislatura, che avere un governo agonizzante fino alla fine dell'attuale legislatura", commenta un trader

Ad esempio, sul tema Pnnr, Equita ritiene "che sia negoziabile a livello Ue un'estensione delle scadenze, e che qualunque nuova coalizione di governo abbia interesse a spingere su progetti e riforme del Recovery Plan".

Tra le poche notizie positive sul mercato quella relativa alla ripresa del flussi di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1 dopo un periodo di manutenzione, anche se con una capacità al momento limitata.

"Il ritorno del gas è una buona notizia che sta sostenendo le borse", commenta un altro trader.

Intorno alle 12,50 l'indice FTSE Mib, il peggiore tra gli indici europei, perde l'1,38% mentre a Wall Street i futures indicano un'apertura in territorio positivo.

Tra i titoli in evidenza:

La crisi politica si abbatte su quasi tutti i settori, con bancari i più colpiti in scia all'allargamento delle spread a 236 punti base dai 221 del finale di ieri. Con un indice del comparto in calo di oltre il 4%, UNICREDIT (BIT:CRDI) e BANCO BPM (BIT:BAMI) sono le peggiori con perdite di oltre il 5%, seguite da INTESA SANPAOLO (BIT:ISP) e BPER (BIT:EMII) in discesa attorno al 4%.

In linea al settore MPS (BIT:BMPS), titolo molto sensibile alle vicende politiche considerata la presenza, come primo azionista, del Tesoro che vorrebbe aiutare la banca a raccogliere 2,5 miliardi di liquidità entro la metà di novembre attraverso un aumento di capitale.

L'allargamento dello spread colpisce anche POSTE ITALIANE (BIT:PST),(-5,2%) ai minimi da inizio novembre, per l'elevato numero di titoli di stato che la società detiene.

La crisi di governo non risparmia TELECOM ITALIA (BIT:TLIT) (-5,2%) che tocca i nuovi minimi storici sui timori che una prolungata incertezza politica possa ostacolare i progetti sulla rete unica.

Sull'ottovolante SAIPEM (BIT:SPMI) che, dopo una partenza con sprint, ripiega e si porta in fondo al FTSE Mib con un calo del 6,2%.

© Reuters. Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo/

Tra gli spunti positivi del paniere principale DIASORIN (BIT:DIAS), AMPLIFON e CAMPARI (BIT:CPRI) registrano rialzi tra il 2 e il 3%, beneficiando della loro diversificazione internazionale.

Fuori dal FTSE Mib le azioni MFE di categoria A invertono rotta e cedono l'1% mentre, con un movimento opposto, le B salgono di oltre il 3% dopo l'annuncio del buyback fino a 70 milioni.

(Andrea Mandalà, editing Maria Pia Quaglia)

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