MILANO (Reuters) - Indici negativi a Piazza Affari che ricalcano l'andamento debole delle borse asiatiche e di Wall Street nella notte. A pesare la prospettiva di ulteriori rialzi dei tassi Usa dopo quello annunciato ieri di 50 punti base.
Il presidente della Fed Jerome Powell ha detto che la rapidità dei rialzi dei tassi diventa ora meno importante aggiungendo che è ancora presto per dire se l'inflazione abbia raggiunto il picco.
Ma la giornata è densa di avvenimenti con i riflettori che adesso si spostano sulla Bce nel primo pomeriggio - da cui il mercato si aspetta un aumento da 50 punti base ma soprattutto i dettagli sul Quantitative tightening - e con quello della Banca d'Inghilterra.
Secondo un trader comunque sui mercati c'è poco voglia di investire in vista anche delle prossime festività e della fine dell'anno e quindi molti investitori preferiscono portare a casa i guadagni.
L'indice Ftse Mib, quando mancano due settimane alla fine dell'anno, registra un saldo negativo di circa l'11%. Uno dei peggiori mercati a livello continentale se paragonato al Dax tedesco, in calo del 9%, al Cac40 francese (-6%) e all'Ibex spagnolo (-4%), sottolinea il trader.
Intorno alle 10,10 il FTSE Mib cede lo 0,83%.
Tra i titoli in evidenza:
Spunti su Telecom Italia (BIT:TLIT) con il titolo che guadagna l'1,4% nel giorno in cui si svolge il primo incontro tra esponenti del governo e i principali azionisti di Tim - Vivendi (EPA:VIV) e Cdp - per discutere dei piani di riassetto dell'ex monopolista telefonico. "Ulteriori chiarimenti su questi aspetti potrebbero emergere dalla riunione di oggi", scrive Equita nel daily.
In ordine sparso le banche con Unicredit (BIT:CRDI) che sale dello 0,85% e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) in flessione per la stessa percentuale. Banca Monte dei Paschi (BIT:BMPS) in flessione dell'1,85%.
Saipem (BIT:SPMI) brucia tutto il rialzo di avvio e cede lo 0,3% dopo l'annuncio stamani di contratti offshore per 1,2 miliardi di dollari. Il nuovo ribasso del prezzo del Brent spinge alle vendite su tutto il comparto con Eni (BIT:ENI) che arretra dello 0,34% e Tenaris (BIT:TENR) dell'1%.
In forte rialzo Juventus (BIT:JUVE) per la terza seduta consecutiva, mentre sul mercato si rincorrono le indiscrezioni sul possibile delisting del titolo da parte della controllante Exor (BIT:EXOR) con conseguente Opa.
Arretra Campari (BIT:CPRI) (-1,5%) nonostante il rialzo del prezzo obiettivo a 11 euro da 10 precedente da parte di Credit Suisse.
(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)