MILANO (Reuters) - Avvio molto positivo a Piazza Affari che prosegue nella fase del solido rimbalzo post lunedì nero, in scia della chiusura positiva di Wall Street ieri e delle borse asiatiche stamani.
Il faro degli investitori è oggi puntato sulla riunione della Bce con l'annuncio sui tassi alle 13,45 e consueta conferenza stampa alle 14,30. Molto probabilmente Francoforte prometterà un periodo ancor più lungo di misure di stimolo per cercare di sostenere l'inflazione in un meeting che non dovrebbe vedere annunci su nuove misure.
Sullo sfondo restano sempre i timori legati all'incremento dei casi di coronavirus che potrebbero mettere a rischio la ripresa delle economie a livello globale, ma che non sembra impensierire più gli investitori.
L'indice FTSE Mib si muove in rialzo dello 0,6%. E, grazie a questo terzo rialzo consecutivo, la borsa ha annullato il calo del 3,3% registrato nella seduta di lunedì scorso.
"I mercati hanno recuperato le perdite, ma i volumi sono ancora contenuti. E c'è attesa per la Bce", osserva un trader.
Tra i titoli in evidenza:
Sempre intonate le banche, in vista anche della decisione della Bce sulla possibile revoca del limite imposto al pagamento dei dividendi delle banche e ai buyback delle azioni di venerdì prossimo. Sugli scudi in particolare MPS, sospesa in avvio di seduta, con un balzo di oltre il 6% in scia dell'accordo preliminare con la Fondazione Mps (MI:BMPS) per chiudere i contenziosi relativi alle richieste risarcitorie per 3,8 miliardi a fronte del pagamento di 150 milioni di euro e di impegni sulla valorizzazione del patrimonio artistico della banca. Il broker Bestinver rileva che "l'accordo taglia di circa il 40% le richieste risarcitorie pari a 10 miliardi che è una priorità se consideriamo la necessità del Tesoro, principale azionista della banca con il 64% del capitale, di uscire".
Sul resto del comparto le big Unicredit (MI:CRDI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) salgono rispettivamente dell'1,2% e dello 0,9%.
Cauto rialzo per Mediobanca (MI:MDBI) (+0,5%), avanza anche Generali (MI:GASI) (+0,75%), di cui Piazzetta Cuccia è il principale azionista. Ieri sera è emerso che Francesco Gaetano Caltagirone ha portato la sua partecipazione al 3,003%, mentre secondo la stampa, gli azionisti della compagnia di assicurazioni, Caltagirone, Leonardo Del Vecchio, i Benetton e la fondazione Crt si preparano a chiedere all'AD di Generali Philippe Donnet, il cui mandato scade ad aprile, di non presentare il piano industriale per il triennio 2022-2024, quale segno di sfiducia verso il manager.
Trascurato il comparto delle utility e, in particolare i business legati alle attività regolate, come Snam (MI:SRG) (-0,35%) e Terna (MI:TRN) (-0,2%).
Ben raccolta Atlantia (MI:ATL) (+2,4%) dopo i risultati del semestre della controllata iberica Abertis resi noti ieri in linea con le attese.
(Giancarlo Navach, in redazione Stefano Bernabei)