SHANGHAI, (Reuters) - L'azionario cinese chiude in ribasso, con le tensioni tra Cina e Usa a pesare sul sentiment, controbilanciando una serie di risultati trimestrali particolarmente positivi.
L'indice blue-chip Csi300 perde lo 0,2% chiudendo a 5.089,24 punti, mentre lo Shanghai Composite cede lo 0,2% chiudendo così a 3.465,11 punti.
La volontà bipartisan del Congresso Usa di contrastare la Cina si è fatta più concreta nella giornata di ieri quando una commissione del Senato ha appoggiato con una solida maggioranza una legge mirata a esercitare pressione su Pechino sul tema dei diritti umani e della competizione economica, mentre altri parlamentari hanno presentato una legge per reperire miliardi da investire in ricerca tecnologica.
Il mercato è stato messo sotto pressione anche da preoccupazioni riguardanti la liquidità.
Il valore dei titoli che gli investitori hanno preso in prestito per vendere allo scoperto sul mercato cinese ha raggiunto un totale di 23,43 miliardi di dollari ieri, appena al di sotto del picco record toccato martedì.
L'aumento è giunto in seguito alla decisione cinese di autorizzare gli investitori stranieri a fare trading sui margini e accordi di prestito titoli nel mercato delle azioni A, per i quali da tempo si registravano lamentele riguardo la mancanza di strumenti di copertura.
(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)