(Reuters) - I futures sugli indici azionari statunitensi perdono terreno, con l'S&P 500 e il Nasdaq in calo dopo diverse sedute da record, mentre gli investitori valutano le proiezioni 'hawkish' della Federal Reserve contro un'economia in rallentamento.
Ieri, l'S&P 500 e il Nasdaq hanno toccato i massimi storici per la quarta seduta consecutiva, grazie alla crescita dei titoli tech. Anche il settore informatico dell'S&P 500 ha chiuso a un livello record per la quarta sessione consecutiva.
La lettura di ieri dei prezzi alla produzione ha mostrato un calo inaspettato nel mese di maggio, mentre secondo altri dati il numero di statunitensi che hanno presentato nuove richieste di sussidi di disoccupazione è aumentato la scorsa settimana, raggiungendo un massimo di 10 mesi. Ciò ha contribuito ad alimentare le speranze di un prossimo taglio dei tassi di interesse da parte della Fed.
Tuttavia, mercoledì la banca centrale ha ridotto le previsioni per quest'anno da tre tagli a uno solo.
Finora i mercati non sembrano però scoraggiarsi: lo strumento FedWatch del Cme mostra una probabilità di taglio di oltre il 68% a settembre, mentre i trader sui tassi di interesse prevedono circa due tagli entro la fine dell'anno.
Il rally di ieri dei titoli dei chip, guidato da Broadcom, ha contribuito a far raggiungere massimi storici all'indice dei semiconduttori. Il produttore di chip avanza dello 0,6% nelle contrattazioni di premarket, mentre Nvidia sale dell'0,5% e Micron perde lo 0,7%.
I futures sul Russell 2000 a piccola capitalizzazione scivolano dell'1,3%, mentre i futures sul Dow rimangono ampiamente in territorio negativo dopo che l'indice ha chiuso in ribasso la seduta precedente.
Amazon (NASDAQ:AMZN) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) scivolano entrambe dello 0,5% nelle contrattazioni prima della campanella.
Mentre l'S&P 500 e il Nasdaq dovrebbero chiudere la seconda settimana consecutiva in rialzo, il Dow si avvia a terminare la settimana in leggero ribasso.
Le speranze di un allentamento della politica economica della Fed, unite alla forza dei titoli più importanti di Wall Street, hanno portato i principali indici a toccare massimi storici quest'anno. Tuttavia, questo ha sollevato timori circa la sostenibilità della forza azionaria.
Un report di BofA Global Research ha anche mostrato l'attrattiva dei titoli 'growth' delle aziende a maggiore capitalizzazione. Nella settimana fino a mercoledì, infatti, i fondi azionari 'value' statunitensi hanno registrato 2,6 miliardi di dollari di deflussi, contro 1,8 miliardi di dollari di influssi nei fondi azionari 'growth' statunitensi.
L'indice 'growth' Russell 1000 è salito di quasi il 20% quest'anno, mentre l'indice di valore ha guadagnato solo il 5% circa.
Gli investitori seguiranno anche i commenti del presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee e della governatrice della Fed Lisa Cook nel corso della giornata, oltre ai dati sui prezzi delle importazioni e delle esportazioni di maggio e il sondaggio dell'Università del Michigan sul sentiment dei consumatori per il mese di giugno.
Intorno alle 12,55 italiane, i futures sul Dow sono in calo di 309 punti, pari allo 0,8%, quelli sull'S&P 500 sono in calo di 27 punti, pari allo 0,5%, e quelli sul Nasdaq 100 sono in calo di 50,75 punti, pari allo 0,26%.
Tra i singoli titoli in movimento, ADOBE balza del 14,5% dopo che ieri la società ha alzato le previsioni di ricavi per l'anno fiscale 2024, prevedendo una maggiore domanda per i software basati sull'intelligenza artificiale.
SIRIUS XM scivola del 2,4% dopo che il Nasdaq ha detto che il titolo sarà rimosso dall'indice Nasdaq 100 e sostituito con ARM HOLDINGS. Il titolo di Arm avanza dell'1,7%.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Stefano Bernabei)