8 luglio (Reuters) - L'azionario asiatico è sceso ai minimi da un anno e mezzo oggi accompagnato da un rally dello yen, con il mercato cinese che cerca di uscire da un avvitamento che spaventa gli investitori, già scossi dalla crisi greca.
In Cina l'azionario ha perso il 30% da metà giugno, mentre l'economia rallenta nonostante una serie di misure di sostegno adottate da Pechino.
Le borse europee tuttavia sono attese in aumento in apertura, dopo che l'eurozona ha dato tempo ad Atene fino a domenica per un accordo sul debito.
Alle 8,35 ora italiana l'indice regionale dell'Asia-Pacifico MSCI, che non comprende Tokyo, perde il 3,33%. L'indice giapponese Nikkei ha chiuso la seduta in calo del 3,14%.
"Oggi ruota tutto intorno alla Cina, con la Grecia sullo sfondo ora che le è stato dato un nuovo ultimatum", ha commentato Ayako Sera, senior market economist di Sumitomo Mitsui Trust Bank a Tokyo.
SHANGHAI perde circa il 6%, ai minimi da quattro mesi, con quasi la metà delle società quotate che hanno sospeso le contrattazioni.
L'ondata di panico si è estesa a HONG KONG, che perde oltre il 5,6%. Prada in calo dello 0,53%.
TAIWAN ha chiuso a -3%, il calo maggiore da tre anni. Chiusure negative anche per SEUL e SYDNEY.
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