6 ottobre (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono positive sui massimi da due settimane sostenute dalla prospettiva di un rinvio dell'aumento dei tassi americani e anche da un rimbalzo nei prezzi del petrolio dopo i deboli dati sugli occupati Usa.
Confermando il buon avvio di settimana, l'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,35 guadagna lo 0,4% dopo aver toccato i massimi dal 18 settembre. L'indice giapponese Nikkei ha chiuso in rialzo dell'1%.
Il mercato giapponese è aiutato dall'accordo TPP tra i 12 paesi dell'area del Pacifico, inclusi Usa e Canada, per il commercio.
Segnali di rimbalzo per i prezzi delle materie prime, sotto pressione per i timori di un rallentamento globale. Il Brent mostra un rialzo dello 0,4% a 49,42 dollari al barile dopo essere salito del 2,3% grazie al rally della benzina negli Usa e alla disponibilità della Russia a discutere con gli altri grandi produttori sulle condizioni del mercato.
SYDNEY nel giorno in cui la banca centrale ha confermato i tassi di interesse ha chiuso in rialzo dello 0,33% guidata da banche e minerari ma sotto i massimi di seduta a causa di prese di profitto nelle tlc e su titoli industriali.
SHANGAI resta ancora chiusa per festività fino al 7 ottobre mentre HONG KONG ha mantenuto di poco il segno positivo in chiusura, +0,1% la variazione dell'indice, aiutata dai rialzi dei titoli del settore dei casinò, Sands China salita fino del 7%, Galaxy Entertainment +4.4% e Wynn Macau +6,2%. Brillante Prada che sale del 4% circa.
In evidenza Galaxy Entertainment in rialzo sopra il 5%, Sands China che ha sfiorato il 6% e Li & Fung che avanza del 4,5%. Il settore finanziario ha preso coraggio dall'allontanarsi di una prospettiva di aumento dei tassi americani quest'anno.
TAIWAN è in rialzo dello 0,5%, mentre SEUL ha chiuso con un progresso dello 0,6% sostenuta dagli acquisti su Samsung Electronics che pesa per il 13% dall'intera capitalizzazione del mercato, salita del 3,2% in vista della guidance per il terzo trimestre. Negative Hyundai Motor Co, in calo del 3,7% e la sua affiliata Kia Motors, calata del 3,2%.