26 ottobre (Reuters) - Mercati dell'area Asia-Pacifico vicini a bilanciare le perdite accumulate durante l'estate a causa della svalutazione choc della valuta cinese, con le borse generalmente positive dopo la decisione della banca centrale di Pechino di tagliare i tassi di interesse.
La mossa a sorpresa decisa venerdì dal governo della super potenza asiatica ha aumentato la propensione al rischio già stimolata dal messaggio arrivato giovedì dal presidente della Bce, Mario Draghi, pronto a incrementare il 'qe' e anche a tagliare il tasso sui depositi marginali, qualora fosse necessario.
"Queste mosse delle banche centrali cinese ed europea aumentano le attese su un intervento simile da parte della Banca del Giappone alla fine di questa settimana", ha commentato Masahiro Ichikawa, senior strategist presso Sumitomo Mitsui Asset Management. La BoJ si riunisce venerdì.
Anche sul fronte statunitense appare ormai improbabile un rialzo dei tassi da parte della Fed in dicembre, a fronte dell'incerto andamento dell'economia globale.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,20 è sostanzialmente piatto. L'indice giapponese Nikkei ha guadagnato circa lo 0,7% ai massimi da due mesi.
SHANGHAI, che in avvio di seduta guadagnava intorno all'1,3%, ai massimi da due mesi, ha ripiegato chiudendo a +0,5%, mentre HONG KONG ha girato lievemente in negativo (Prada +1,18%).
Occhi puntati oggi sul comitato centrale del partito comunista cinese che presenterà il nuovo piano quinquennale.
TAIWAN ha chiuso in rialzo dello 0,8% con il comparto tecnologico sopra la media a +1,06%, mentre il comparto finanziario ha guadagnato mezzo punto. In evidenza Largan Precision, che fornisce moduli per le lenti di fotocamera del telefono per Apple che ha chiuso a +4,71%.
SYDNEY ha chiuso piatta sulla cautela per le sorti dell'economica globale dopo il momento di euforia seguito al taglio dei tassi cinese. La Cina è il primo mercato per l'export australiano.
SEUL ha chiuso la seduta in aumento di circa lo 0,4% sempre sulla scia dell'allentamento della banca centrale cinese mentre SINGAPORE è in rialzo intorno a 0,8%.