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Borse asiatiche in calo, la crisi del nucleare continua; Nikkei -0,6%

Pubblicato 28.03.2011, 09:52
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Investing.com - Le borse asiatiche chiudono in negativo la giornata di lunedì, sul sentimento del mercato hanno pesato le preoccupazioni per la crisi nucleare del Giappone e l’inasprirsi degli scontri in Libia durante il fine settimana.

Nella fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,65%, l'indice australiano S&P/ASX 200 è sceso del 0,2%, mentre l’indice Nikkei 225 ha perso lo 0,6%.

Tokyo Electric Power Co., gestore della centrale nucleare colpita di Fukushima Daiichi, ha visto le azioni crollare del 17,7%, al livello più basso dal 1977, dopo che l’agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone ha dichiarato che i livelli di radiazione in acqua nel reattore m.2 di Fukushima Daiichi sono pari a oltre 1.000 millisievert all’ora.

La crisi in corso alla centrale colpita ha spazzato via quasi 26 miliardi di dollari del valore di mercato della società, incoraggiando le dimissioni del presidente Masataka Shimizu.

Nel frattempo, le azioni del più grande produttore del paese di sigarette, Japan Tobacco sono scese del 2% per poi recuperare e chiudere a -0,65%. La società ha dichiarato che spedizioni dal 30 marzo al 10 aprile saranno interrotte a causa di danni alle fabbriche.

Le azioni delle case automobilistiche sono adesso al centro dell’attenzione, dopo che Goldman Sachs ha dichiarato venerdì in una relazione che il settore dell'auto in Giappone deve "affrontare una battaglia in salita". Goldman Sachs ha stimato delle perdite di 200 milioni di dollari per ogni giorno di chiusura delle fabbriche.

Toyota, principale casa automobilistica ha visto le azioni salire dello 0,6%, la rivale Honda ha segnato +2%, mentre Nissan ha visto un aumento del 3,5% dopo aver dichiarato che alcuni dei suoi stabilimenti giapponesi riprenderanno la produzione.

A Hong Kong, le quote del gigante del petrolio e gas Sinopec, sono scese del 2,8% dopo aver comunicato gli utili netti del 2010 proventi pari a 71,8 miliardi di CNY, disattendendo le aspettative del mercato per utili pari a 72,5 miliardi di CNY.

Le azioni del secondo gruppo finanziario della nazione, China Construction Bank, sono crollate del 2,2% nonostante il balzo del 14% degli utili netti del 2010, pari a 134,8 miliardi di CNY. Gli analisti si aspettavano che gli utili netti della Società arrivassero a 139 miliardi di CNY.

Nel frattempo, i mercati azionari europei sono stati misti. L'EURO STOXX 50 è sceso dello 0,2%, il francese CAC 40 ha segnato -0,15%, il FTSE 100 è salito dello 0,15%, mentre in Germania il DAXha perso lo 0,17%.

Nel corso della giornata, il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, terrà un intervento presso l'Accademia delle Scienze di Parigi, mentre gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle vendite immobiliari in corso, nonché i dati ufficiali sulla spesa personale, sul reddito personale e sulle spese di consumo.

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