Di Ambar Warrick
Investing.com – Listini asiatici in salita questo lunedì, nelle speranze che la Federal Reserve statunitense limiti il ritmo dei rialzi dei tassi d’interesse quest’anno; sulle borse asiatiche hanno pesato i dati hanno mostrato un calo inatteso dell’attività commerciale.
Il mercato giapponese Nikkei 225 index è stato uno dei migliori performer della giornata, con un aumento dell’1,6% nonostante i dati che mostrano che la produzione industriale è scesa ulteriormente a settembre. Ma altri dati hanno mostrato che vendite al dettaglio sono aumentate più del previsto, mostrando una certa resistenza dell’economia giapponese.
L’indice australiano ASX 200 ha chiuso in rialzo dell’1,2% grazie ai dati sulle vendite al dettaglio, mentre l’indice sudcoreano KOSPI è salito di quasi l’1%.
Le azioni cinesi hanno invece perso terreno, con l’indice blue-chip CSI 300 in calo dell’1,1%, mentre l’indice Shanghai Composite è sceso dello 0,8%. Il sentimento verso la Cina è peggiorato dopo che l’indice PMI ha mostrato una contrazione del settore manifatturiero cinese e dell’attività commerciale complessiva.
I dati suggeriscono che le perturbazioni legate al COVID continueranno probabilmente a pesare sulla seconda economia mondiale, in particolare dopo che Pechino ha ribadito il suo sostegno alla rigorosa politica zero-COVID.
Questa politica è al centro dei problemi economici della Cina di quest’anno e probabilmente manterrà gli investitori stranieri diffidenti nei confronti del Paese.
L’attenzione ora si sposta verso il vertice della Federal Reserve per il quale si prevede un ulteriore rialzo di 75 punti base.
La conclusione del vertice della Fed di mercoledì sarà tenuta sotto stretta osservazione per eventuali indicazioni sugli aumenti dei tassi futuri, oltre che per la posizione della banca sull’economia statunitense. Gli ultimi dati sul PIL del terzo trimestre hanno recentemente mostrato che, sebbene l’economia più grande del mondo abbia evitato una recessione, persistono le difficoltà legate all’inflazione.
Sempre in tema di banche centrali, si prevede che questa settimana la Reserve Bank of Australia e la Bank of England aumenteranno i tassi di interesse per frenare l’aumento dell’inflazione.
L’inasprimento della politica monetaria ha pesato molto sui titoli asiatici quest’anno, limitando la liquidità per gli investimenti.