Di Gina Lee
Investing.com – I mercati asiatici hanno registrato un andamento positivo nella mattinata di lunedì. Tuttavia, i dati cinesi hanno mostrato un ulteriore rallentamento della ripresa economica del paese, mentre pesa sul sentimento degli investitori l’alta probabilità degli aumenti dei tassi della Fed.
In Giappone il Nikkei 225 è in salita dello 0,9% alle 3:11 AM CET. I dati sulla produzione industriale si sono contratti dell’1% su base mensile, mentre le vendite al dettaglio sono cresciute dell’1,4% su base annua.
In Australia, l’ASX 200 è in calo dello 0,26%, con il credito del settore privato in salita dello 0,8% su base mensile a dicembre.
L’Indice Hang Seng di Hong Kong è in salita dello 0,35% ed è prevista una chiusura anticipata alle 5AM ET, mentre i mercati cinesi e sudcoreani sono chiusi per festività.
I dati cinesi rilasciati domenica hanno mostrato che l’indice PMI manifatturiero si è attestato a 50,1, e l’indice PMI non-manifatturierosi è attestato a 51,1 a gennaio. Entrambi gli indici sopra il 50 hanno indicato una crescita, mentre la produzione manifatturiera è scesa e la spesa dei consumatori ha risentito delle ondate di COVID-19 nel paese.
La decisione della Fed della scorsa settimana e l’andamento della stagione degli utili hanno contribuito alla recente volatilità dei mercati,
Venerdì il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic ha dichiarato che la banca centrale potrebbe alzare i tassi di mezzo punto percentuale, ma ha aggiunto che un aumento di un quarto di punto a marzo è lo scenario più probabile. La presidente della Fed di San Francisco Mary Daly parlerà nel corso della giornata.
Nel corso della settimana giungeranno le decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea, della Bank of England e della Reserve Bank of Australia.
Sul fronte degli utili, questa settimana sono attesi i report di: Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOGL), Amazon.com Inc. (NASDAQ:AMZN), Exxon Mobil Corp. (NYSE:XOM), Ford Motor Co . (NYSE:F), Meta Platforms Inc. (NASDAQ:FB), Qualcomm Inc . (NASDAQ:QCOM), Sony Group Corp. (NYSE:SONY), Spotify Technology SA (NYSE:SPOT) e UBS Group AG (NYSE:UBS).
Sul fronte dei macro, in agenda per giovedì i dati USA PMI non manifatturieri dell’Institute of Supply Management (ISM).