(Reuters) - Le borse europee scambiano in rialzo grazie alle crescenti speranze di un'inversione di rotta in alcune misure fiscali annunciate dal governo britannico, mentre gli investitori si sono concentrati sui titoli deboli dopo le ultime sedute, tra i timori per la crescita economica e per l'impatto sugli utili societari.
L'indice paneuropeo STOXX 600 guadagna l'1,1% intorno alle ore 10,40 italiane, ai massimi dal 7 ottobre. Le borse seguono la scia di Wall Street, i cui indici hanno chiuso ieri in rialzo.
Con i guadagni visti oggi lo STOXX 600 si avvia verso un rialzo settimanale, cancellando le perdite subite nei primi tre giorni della settimana a causa dei timori di recessione.
Luis de Guindos, vicepresidente della Bce, ha detto che la banca centrale è pronta ad affrontare una possibile recessione tecnica associata ad un'inflazione elevata, che deve essere ridotta per mantenere la fiducia del mercato.
Le speculazioni su un'inversione di rotta nei piani fiscali del Regno Unito hanno favorito ulteriormente il sentimento. Il ministro delle Finanze britannico Kwasi Kwarteng ha interrotto il suo viaggio a Washington per rientrare in anticipo a Londra, dove si stanno moltiplicando le pressioni affinché il nuovo governo annulli una politica economica che ha scosso i mercati finanziari.
In base a quanto scritto dal Financial Time, il governo britannico potrebbe annullare fino a 24 miliardi di sterline di tagli fiscali. L'indice FTSE 100 di Londra guadagna lo 0,9%.
Tutti gli indici settoriali dello STOXX 600 scambiano in rialzo, guidati da un balzo del 2,2% del settore energetico.
Temenos crolla del 21,4% dopo che il gruppo svizzero di software bancario ha tagliato la guidance del gruppo per il 2022, affermando che le banche sono diventate più caute nelle loro decisioni a causa dell'incertezza macroeconomica e che i costi stanno aumentando.
UPM-Kymmene guadagna il 4,7% dopo aver pubblicato risultati oltre le attese per il terzo trimestre e dopo aver stimato un miglioramento dell'Ebit adjusted per il 2022 rispetto al 2021.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)