(Reuters) - Le borse europee sono in ribasso, appesantite da tecnologici e finanziari, con gli investitori preoccupati per lo stato di salute economica del continente a causa dell'elevata inflazione e dei conseguenti aggressivi aumenti dei tassi di interesse per domarla.
L'indice paneuropeo STOXX 600 cede l'1,5% intorno alle 11,15 italiane, in un inizio debole dell'ultimo trimestre di quest'anno, sulla scia di una seduta negativa a Wall Street venerdì.
Il sentiment del mercato si è deteriorato dopo che l'indice Pmi ha mostrato che l'attività manifatturiera nella zona euro è ulteriormente diminuita il mese scorso a causa del crescente costo della vita che ha spinto i consumatori a mantenersi cauti, mentre l'aumento vertiginoso delle bollette energetiche ha limitato la produzione.
L'indice blue-chip britannico FTSE 100 sovraperforma rispetto agli altri indici europei, in calo dell'1,3% dopo che la Gran Bretagna ha annullato i piani sul taglio dell'aliquota più alta dell'imposta sul reddito, che aveva innescato una ribellione all'interno del partito di Liz Truss e causato turbolenze nei mercati finanziari.
Il settore bancario e quello tecnologico perdono il 2,6% ciascuno, tra i peggiori dell'indice STOXX 600. Tuttavia, il balzo dei prezzi del greggio sull'ipotesi di un taglio alla produzione da parte dell'Opec+ aiuta il comparto del petrolio e del gas a sovraperformare con un rialzo dell'1,5%.
Credit Suisse crolla del 9%, riflettendo i timori del mercato sulla banca svizzera che sta ultimando una ristrutturazione che sarà annunciata il 27 ottobre.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)