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Borse europee di nuovo in calo dopo i dati PMI deboli

Pubblicato 22.11.2019, 10:40
© Reuters.
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Di Geoffrey Smith

Investing.com - I mercati azionari europei hanno ceduto i guadagni registrati precedentemente questo venerdì, dopo il rilascio di dati PMI preliminari che non hanno mostrato alcun miglioramento nell’economia su cui grava il conflitto commerciale tra USA e Cina.

L’indice PMI composito di IHS Markit relativo alla zona euro è sceso a 50,3 da 50,6 di ottobre, deludendo le attese di un miglioramento a 50,9. In Francia e Germania i dati manifatturieri sono stati migliori del previsto ma l’attività del settore dei servizi è scesa più velocemente.

Nel suo primo discorso ufficiale dalla nomina, la Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde sembra abbia dato segni di continuità piuttosto che di rottura con la politica del suo predecessore Mario Draghi. Il suo discorso ha sottolineato l’importanza del completamento del lavoro istituzionale della zona euro e l’importanza della spinta della produttività attraverso maggiori investimenti, dai governi. Su questi punti ha battuto molto Draghi per anni senza grandi progressi evidenti.

Lagarde ha ripetuto che supervisionerà una revisione strategica della politica monetaria della banca nel breve termine, che a detta di molti analisti potrebbe mettere in discussione alcuni dei precetti della banca come la definizione di “stabilità dei prezzi”.

I titoli bancari almeno sembra siano stati tranquillizzati dall’assenza di riferimenti ad ulteriori allentamenti a breve termine che potrebbero portare i tassi in territorio ancora più negativo mettendo maggiore pressione ai profitti. Il report semestrale sulla stabilità finanziaria rilasciato questa settimana ha messo in luce in maniera eccezionalmente franca i pericoli per il settore bancario della politica sui tassi di interesse.

La spagnola Bankia (MC:BKIA) ha segnato i maggiori guadagni, con un +2,1%, mentre Santander (MC:SAN), BBVA (MC:BBVA), ING Groep (AS:INGA) e Commerzbank (DE:CBKG) sono tutte salite di oltre un punto percentuale, per poi cedere nuovamente parte dei guadagni.

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