Investing.com - Dopo il sell-off si giovedì che ha seguito la decisione della BCE, nell'ultima seduta settimanale le piazze europee potrebbero recuperare parte del terreno perso, ma attenzione agli importanti dati macro che verranno pubblicati durante la mattinata.
DAX, FTSE MIB, CAC 40 e FTSE 100 sono indicati in rialzo tra lo 0,1% e lo 0,4%, ma nella seduta di ieri Francoforte e Milano hanno perso rispettivamente il 3,3% e 3,5% con Piazza Affari scesa sotto i 24.000 punti.
Stessa narrativa a Wall Street, dove il Nasdaq ha ceduto il 3,2% mentre S&P 500 e Dow Jones Industrial Average hanno perso rispettivamente il 2,5% e 2,3%.
Seguendo Fed e BoE, la Banca Centrale Europea ha allentato il ritmo dei suoi aumenti dei tassi d'interesse decidendo per un rialzo di 50 punti base. La Presidente Lagarde, tuttavia, ha spento il sentimenti degli investitori segnalando "ulteriori e significativi" nelle prossime riunioni per riportare l'inflazione verso l'obiettivo simmetrico del 2% dall'attuale 10%.
"Il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse dovranno ancora aumentare in modo significativo e a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da garantire un tempestivo ritorno dell'inflazione all'obiettivo di medio termine del 2%", si legge nel comunicato di ieri.
Un tono aggressivo che ha spinto la banca d'affari JPMorgan (NYSE:JPM) ad alzare le sue previsioni sull'aumento dei tassi d'interesse nell'Eurozona, portandoli al 3,25% dal 2,50%.
La Bce ha poi rivisto al rialzo le stime vedono sull'inflazione all’8,4% nel 2022 per poi scendere al 6,3% nel 2023, per poi collocarsi in media al 3,4% nel 2024 e al 2,3% nel 2025. In termini di crescita economica, il PIL è stato rivisto al 3,4% nel 2022, allo 0,5% nel 2023, all'1,9% nel 2024 e all'1,8% nel 2025.
In questo senso, la Bce ha parlato apertamente di recessione avvertendo che nel prossimo trimestre l'Eurozona potrebbe subire "una contrazione dovuta alla crisi energetica, all’elevata incertezza, all’indebolimento dell’attività economica mondiale e alle condizioni di finanziamento più restrittive".
Tra le materie prime, il greggio Brent e Wti sono in ribasso questa mattina con Dutch TTF in calo a 127 euro per MWh.