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Borse USA in calo nei timori per i prezzi del petrolio e l’inflazione

Pubblicato 06.09.2023, 15:42
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Investing.com - I titoli azionari statunitensi sono scesi mercoledì, prolungando un inizio lento di settembre, mentre gli investitori attendono la riunione della Federal Reserve alla fine del mese.

Al momento della scrittura l’indice Dow Jones Industrial Average è in calo di 104 punti, pari allo 0,3%, mentre l’indice S&P 500 è in calo dello 0,4% e il NASDAQ Composite è in calo dello 0,4%.

Il blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso in ribasso di quasi 200 punti, pari allo 0,6%, martedì, all’inizio di una settimana festiva, mentre l’indice tecnologico Nasdaq Composite è sceso dello 0,1% e l’indice S&P 500 è sceso dello 0,4%.

L’aumento dei prezzi del petrolio pesa sul sentiment

A pesare sul sentiment globale questa settimana è stato il forte aumento dei prezzi del petrolio dopo che i principali produttori, Arabia Saudita e Russia, hanno inaspettatamente esteso i loro tagli volontari all’offerta fino alla fine dell’anno.

Sebbene il greggio sia sceso mercoledì, con il contratto WTI invariato a 86,73 dollari al barile e il contratto Brent in calo dello 0,1% a 89,94 dollari, gli investitori temono che il balzo dei prezzi del petrolio ai massimi livelli di quest’anno abbia un impatto sull’inflazione e quindi su come la Federal Reserve muoverà i tassi di interesse in futuro.

Per la Fed si prevede un non aumento dei tassi d’interesse a settembre, con il governatore Christopher Waller che martedì ha dichiarato che l’ultima serie di dati economici sta dando alla banca centrale statunitense margine per capire se è necessario aumentare ancora i tassi d’interesse.

Il Beige Book della Fed illustra il quadro economico di riferimento

Mercoledì sono previsti altri dati, tra cui il Libro beige della Fed, il sondaggio sulle 12 banche distrettuali, che fornirà agli investitori uno sguardo sul campo alle condizioni economiche del Paese.

Secondo le proiezioni, il Indice dei responsabili degli acquisti non manifatturieri ISM dovrebbe attestarsi a 52,5 in agosto, in calo rispetto ai 52,7 del mese precedente. Questo dato serve a misurare l’attività del settore dei servizi, un settore cruciale che rappresenta oltre due terzi dell’economia statunitense.

Inoltre, si attendono diversi interventi della Fed nel corso della prossima settimana, con la presidente della Fed di Dallas Lorie Logan attesa per mercoledì.

Le notizie economiche provenienti dall’Europa e dalla Cina sono state deludenti questa settimana, e questo tono è proseguito mercoledì con il calo delle vendite al dettaglio nell’eurozona e il crollo degli ordini di fabbrica tedeschi a luglio.

Big tech sotto i riflettori dopo l’etichetta di “gatekeeper” della CE

Tra le notizie societarie, il settore tecnologico sarà al centro dell’attenzione dopo che la Commissione europea ha designato Amazon (NASDAQ:AMZN), Apple (NASDAQ:AAPL), Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Meta (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT), insieme alla cinese ByteDance, come “gatekeeper” ai sensi della nuova legge sui mercati digitali.

Queste aziende dovranno rendere le loro app di messaggistica interoperabili con quelle dei concorrenti e lasciare che siano gli utenti a decidere quali app preinstallare sui loro dispositivi. Non potranno inoltre favorire i propri servizi rispetto a quelli dei concorrenti o impedire agli utenti di rimuovere il software o le applicazioni preinstallate.

GameStop (NYSE:GME), ChargePoint (NYSE:CHPT) e American Eagle Outfitters (NYSE:AEO) sono tra le società che dovrebbero comunicare gli utili dopo la chiusura.

Anche il Manchester United (NYSE:MANU) sarà al centro dell’attenzione dopo che le azioni del club calcistico inglese sono scese del 18% martedì, il calo più forte di un giorno, in seguito alla notizia che i proprietari, la famiglia Glazer, intendono ritirare il club dal mercato, non essendo riusciti ad avvicinarsi al prezzo richiesto.

  • Articolo realizzato con il contributo di Peter Nurse.

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