Investing.com - I titoli azionari statunitensi sono saliti mentre i rendimenti obbligazionari sono scesi dai massimi pluriennali a seguito di un rapporto sui salari privati di settembre inferiore alle previsioni.
Al momento della scrittura, il Dow Jones Industrial Average era in rialzo di 45 punti, pari allo 0,1%, mentre il S&P 500 era in rialzo dello 0,4% e il NASDAQ Composite dello 0,7%.
Le notizie positive di mercoledì sul mercato del lavoro sono in contrasto con il rapporto più forte del previsto sulle aperture di posti di lavoro di martedì, che ha fatto scendere i tre indici principali di Wall Street, mentre i rendimenti obbligazionari sono saliti. I rendimenti di solito si muovono inversamente ai prezzi.
Il Dow 30 azioni ha registrato il peggior giorno da marzo e l’indice di riferimento S&P ha toccato il minimo da giugno. Il maggior calo giornaliero è stato registrato dal tecnologico Nasdaq, che ha perso l’1,9%.
A seguito di queste perdite, il Dow è ora in territorio negativo quest’anno. Tuttavia, l’S&P 500 e il Nasdaq sono ancora in crescita rispettivamente del 10% e del 24% nel 2023, grazie anche all’impennata dei titoli tecnologici alimentata dall’intelligenza artificiale all’inizio dell’anno.
Il settore privato statunitense crea meno posti di lavoro del previsto
Il settore privato statunitense ha aggiunto 89.000 posti di lavoro in settembre, molto meno di quanto previsto, secondo quanto riportato dal report ADP, in quello che è stato il ritmo di crescita più lento dal gennaio 2021, quando i datori di lavoro privati hanno perso posti di lavoro.
Gli economisti si aspettavano che il settore privato avesse aggiunto 153.000 posti di lavoro il mese scorso.
Il dato di agosto è stato rivisto al rialzo per mostrare un aumento dei posti di lavoro di 180.000 unità rispetto all’aumento di 177.000 unità riportato inizialmente. Il forte calo di settembre potrebbe indicare che il mercato del lavoro nella più grande economia del mondo sta iniziando a indebolirsi, una tendenza che potrebbe alleggerire la pressione al rialzo sui salari, contribuire a raffreddare l’inflazione e dare alla Federal Reserve più spazio per allontanarsi da un ulteriore inasprimento delle politiche.
L’importantissimo report buste paga non agricole, alla fine della settimana di contrattazioni, probabilmente chiarirà il quadro occupazionale. Si prevede che il mese scorso l’economia statunitense abbia aggiunto 163.000 posti di lavoro, in calo rispetto ai 187.000 di agosto.