Di Liz Moyer
Investing.com - I titoli statunitensi sono in rialzo dopo i dati che hanno mostrato una moderazione dell’inflazione a dicembre.
Alle 16:24 CET, il Dow Jones Industrial Average era in rialzo di 101 punti, pari allo 0,3%, mentre l’S&P 500 era in rialzo dello 0,2% e il NASDAQ Composite dello 0,1%.
Il raffreddamento dell’inflazione dovrebbe contribuire a calmare i timori di un aumento aggressivo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve per combattere l’inflazione. Secondo il report del Dipartimento del Lavoro, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 6,5% a dicembre rispetto all’anno precedente, un valore inferiore al 7,1% di novembre e in linea con le aspettative.
L’inflazione è in calo dal picco di giugno. Gli investitori sperano che il trend incoraggiante significhi che la Fed potrebbe allentare gli aumenti dei tassi di interesse, mettendoli in pausa o invertendo la rotta.
Il mercato si aspetta che la Fed decida di aumentare i tassi di un quarto di punto percentuale quando si riunirà a febbraio. Si tratterebbe di un rallentamento rispetto agli aumenti dei tassi degli ultimi cinque vertici.
Questo ottimismo sta alimentando le azioni. Dopo aver arrancato l’anno scorso, l’S&P 500 è salito del 3% quest’anno.
La stagione degli utili si apre venerdì con le relazioni delle due maggiori banche statunitensi, JPMorgan Chase & Co (NYSE:JPM) e Bank of America Corp (NYSE:BAC). In generale, gli analisti prevedono che le società dell’S&P 500 registreranno utili inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le azioni del rivenditore di articoli per la casa Bed Bath & Beyond Inc (NASDAQ:BBBY) sono salite di nuovo del 20% giovedì, nonostante l’incombente richiesta di fallimento. Le azioni di American Airlines Group (NASDAQ:AAL) sono salite del 5,5% dopo aver alzato le previsioni sugli utili del quarto trimestre, grazie alla forte domanda di viaggi durante le festività natalizie.
Il petrolio è in salita. Il greggio WTI è salito dell’1,3% a 78,39 dollari al barile, mentre il greggio Brent è salito dell’1,4% a 83,84 dollari al barile. I future dell’oro è salito dello 0,6% a 1890 dollari.