Di Scott Kanowsky
Investing.com - Le azioni quotate a Londra di BP PLC (LON:BP) schizzano di oltre il 3% questo martedì dopo che il colosso energetico britannico ha riportato un’impennata degli utili del secondo trimestre al massimo di 14 anni ed ha alzato il dividendo.
Le entrate nette della società sono aumentate a 8,45 miliardi di dollari, dai 6,2 miliardi del trimestre precedente, ben al di sopra delle stime degli analisti di 6,8 miliardi. BP attribuisce il rialzo ai solidi margini di raffinazione ed alla forte performance del commercio di petrolio, nonché alla recente impennata dei prezzi del petrolio.
Il risultato compensa il commercio deludente del gas e l’aumento dei costi legato alla recente chiusura dell’impianto di Freeport in Texas.
BP ha alzato il dividendo del 10% a 6,006, rispetto alla precedente promessa di alzarlo di circa il 4%. Ha anche promesso di riacquistare 3,5 miliardi di dollari di azioni nel secondo trimestre, dopo l’acquisto di circa 4,1 miliardi di dollari nel primo semestre dell’anno.
BP aveva dimezzato il dividendo a luglio 2020, per le conseguenze della pandemia, ma da allora ha promesso di alzarlo del 4% all’anno.
Insieme a questo annuncio, sono arrivate le prospettive di BP circa i prezzi degli energetici, spinti di recente dalla ripresa post-pandemica della domanda e dalle interruzioni della filiera globale dovute in parte all’invasione russa dell’Ucraina.
Il gruppo si aspetta che i prezzi del petrolio “restino elevati” nel terzo trimestre, in quanto questi fattori hanno comportato livelli ridotti di capacità disponibile e minori scorte. Anche la volatilità del prezzo del gas dovrebbe salire, con l’Europa che fatica a compensare le interruzioni dei flussi dei gasdotti russi.