ROMA (Reuters) - Il secondario italiano mantiene un'intonazione positiva a metà seduta, senza reagire in modo sgnificativo a dati Pmi che hanno evidenziato come la manifattura di aprile stia arrancando nei principali Paesi dell'area euro.
"Questi dati non hanno spostato i prezzi se non di qualche decimo, il mercato è illiquido per via delle festività in arrivo, non vedo grossi spunti per eventuali movimenti", commenta un dealer.
Poco dopo le 11 la forbice tra i rendimenti di Btp e Bund sul tratto a dieci anni si attesta a 256 punti base da 254 dell'avvio e della chiusura di ieri, con il Bund che fa meglio del Btp. Il tasso del decennale di riferimento italiano vale 2,59% da 2,62% di questa mattina e nel finale ieri. Il tasso del Bund febbraio 2029 è pari a 0,041%.
Secondo dati Pmi resi noti oggi, l'attività economica della zona euro inaugura il secondo trimestre con una crescita rallentata, a causa di una domanda debole e nonostante modesti aumenti dei prezzi. L'indice IHS Markit Flash Composito è sceso a 51,3 in aprile da 51,6 della lettura finale di marzo, sotto alle attese degli economisti (51,8).
La manifattura tedesca, colpita dalla debolezza dell'export, continua a contrarsi ad aprile mentre sale ai massimi degli ultimi sette mesi l'attività nel settore servizi, alimentata dalla domanda interna. Anche in Francia la crescita dei servizi compensa il calo della manifattura.
In Italia, secondo gli ultimissimi dati Istat, febbraio vede il secondo mese consecutivo una crescita congiunturale del fatturato dell’industria, sostenuta dal mercato interno. La media degli ultimi tre mesi rispetto ai tre mesi precedenti evidenzia, tuttavia, un segno negativo, più marcato per la componente estera rispetto a quella interna.
Le statistiche arrivano una settimana dopo che il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha prospettato un maggiore sostegno per l'economia della zona euro in difficoltà, se il rallentamento dovesse persistere.
Restano sullo sfondo nuove tensioni nel governo: secondo fonti giudiziarie il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri della Lega è indagato per corruzione in un'inchiesta della procura di Roma sul mercato dell'energia eolica in Sicilia. Per il vicepremier grillino Luigi Di Maio se le accuse saranno acclarate Siri dovrà lasciare il governo.
In attesa del Cdm di oggi in Calabria, ieri il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha detto che sono necessarie misure alternative se si vuole scongiurare l'aumento dell'Iva senza alzare il deficit [nL5N21Z3JS], dichiarazioni che non sono piaciute a Lega e M5s.