Investing.com – Le azioni Davide Campari Milano (BIT:CPRI) accelerano al ribasso sul FTSE MIB oggi dopo la pubblicazione dei conti del primo semestre 2024. Più che la performance messa a segno tra gennaio e giugno, che si è dimostrata solida, a pesare sull’andamento del titolo in Borsa sono le incognite sul futuro.
Un semestre in crescita per Campari (LON:0ROY)
Il produttore di alcolici ha chiuso i primi sei mesi del 2024 con il segno più, registrando una crescita organica del 3,8% nelle vendite nette, pari a 1,523 miliardi di euro e un utile netto rettificato di 239 milioni di euro, in aumento dell’2,2%.
In particolare, i ricavi sono stati trainati dalle vendite degli aperitivi, grazie ai marchi Campari e Aperol che hanno mostrato una notevole forza nelle Americhe e anche in Germania. Tuttavia, il resto della regione Emea ha subito un rallentamento a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli.
Tra gennaio e giugno, l’ebit rettificato è aumentato del 2,1% arrivando a 360 milioni di euro, sebbene il margine operativo abbia registrato un impatto negativo di 40 punti base rispetto al primo semestre 2023, principalmente a causa del mix sul margine lordo derivante dalla rapida crescita di Espolòn e dalle condizioni meteo avverse nella regione Emea, che hanno penalizzato gli aperitivi ad alta marginalità.
Contemporaneamente, l'ebitda rettificato ha segnato un incremento del 3,5%, attestandosi a 418,8 milioni di euro con un margine del 27,5%.
Per quanto riguarda l'indebitamento finanziario netto, il rapporto rispetto all'ebitda rettificato è ora pari a 3,5 volte, includendo earn-out e put option per un totale di 333,6 milioni di euro e incorporando il primo consolidamento di Courvoisier.
Pesano le incognite sul futuro
Tuttavia, dopo una prima parte dell’anno in crescita, rischiano di addensarsi un po’ di nuvole sul futuro. Infatti, se nel resto dell'anno Campari Group prevede di continuare a sovraperformare, sfruttando la forza dei propri brand in categorie in crescita, le difficoltà per i produttori di alcolici non mancano. “Il settore sta attualmente registrando un’attenuazione delle dinamiche di mercato con un aumento della pressione competitiva sui prezzi nei mercati principali, mentre la situazione macroeconomica rimane volatile”, avverte la società nel comunicato sui conti.
Nel dettaglio, Campari si aspetta che l'espansione del margine lordo annuale sarà influenzata negativamente dalle condizioni meteorologiche avverse che impattano gli aperitivi ad alta marginalità. Altri fattori sono un mix di vendite sfavorevole, minore assorbimento dei costi fissi e un maggiore peso delle scorte di magazzino dall'anno precedente prodotte a costi più alti.
In ogni caso, nel medio periodo il gruppo si dice fiducioso sulla crescita continua dei brand e prevede una costante espansione del margine operativo, sostenuta da mix di vendite, aumenti di prezzo e operazioni efficienti. L'obiettivo è continuare a reinvestire nei brand e nelle strutture commerciali per alimentare la crescita organica a lungo termine.
“Abbiamo registrato una solida performance nella prima metà dell’anno con un’accelerazione nel secondo trimestre, ancora una volta sovraperformando rispetto al settore”, commenta Matteo Fantacchiotti, ceo di Campari. “Per il medio termine, rimaniamo fiduciosi sulla nostra capacità di mantenere uno slancio positivo dei brand e una crescita profittevole con costante espansione del margine operativo”, aggiunge il ceo. “Stiamo riscontrando un chiaro entusiasmo nella nostra organizzazione per Courvoisier. Parallelamente al primo consolidamento negli ultimi due mesi del semestre, abbiamo iniziato a potenziare le nostre strutture nel cognac e a lavorare sulla valutazione strategica del marchio al fine di liberarne il pieno potenziale nel lungo termine”, conclude Fantacchiotti.
Per Citi il rapporto rischio/rendimento del titolo è interessante
“I risultati del secondo trimestre/primo semestre di Campari sono sostanzialmente in linea con un leggero aumento degli Eps”, commentano gli analisti di Citi. “Tuttavia – proseguono -, le previsioni più caute del management per i margini del secondo semestre stanno facendo scendere il titolo”. Campari, infatti, si aspetta ora che l'espansione del margine lordo nel secondo semestre sarà inferiore a quanto sperato, di conseguenza, sottolineano da Citi “una parte dell'aumento dei margini che ci aspettavamo sarà ritardata all'esercizio fiscale 2025”.
Gli analisti, si riservano di attendere la telefonata per quantificare gli effetti di questa situazione. “Ciononostante – precisano -, alla luce dei solidi risultati del secondo trimestre negli Stati Uniti, della fiducia del management nel fatto che il gruppo supererà il settore nel secondo semestre, della possibilità che le contrattazioni del terzo trimestre siano migliori del previsto (grazie all'arrivo di un clima estivo migliore in Europa) e a seguito dell'aggressivo pullback delle azioni, riteniamo che il rapporto rischio/rendimento sia interessante”.
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