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Cina, Netflix, Bitcoin e futures: Cosa sta succedendo sui mercati

Pubblicato 15.07.2021, 12:22
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Di Peter Nurse e Geoffrey Smith  

Investing.com - La crescita della Cina è 'rallentata' nel secondo trimestre preoccupando le autorità di Pechino. Dagli Stati Uniti arriveranno nel pomeriggio i dati sulla produzione industriale così come le richieste di sussidi di disoccupazione settimanali. Con i futures di Wall Street contrastati, attenzione a Netflix che potrebbe entrare nel mondo del gaming. Intanto calano i prezzi prezzi del greggio sul possibile accordo tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Ecco cosa c'è da sapere sui mercati finanziari giovedì 15 luglio:

1. Rallenta la crescita cinese

Secondo i dati del National Bureau of Statistics, il PIL cinese del secondo trimestre è cresciuto del 7,9% su base annua, inferiore sia alla crescita dell'8,1% delle previsioni di Investing.com che alla crescita del 18,3% rispetto al primo trimestre. Rispetto al trimestre precedente (0,6%), Il tasso di crescita è aumentato dell'1,3% superando il +1,2% previsto da Investing.com.

La produzione industriale è cresciuta dell'8,3% su base annua a giugno, superiore alla crescita prevista del 7,8% ma inferiore alla crescita dell'8,8% registrata a maggio, con tasso di disoccupazione rimasto fermo al 5%.

La People's Bank of China (PBOC) ha già preso provvedimenti per accelerare ulteriormente la ripresa, anche se Pechino è già molto avanti rispetto agli altri Pesi. La PBoC ha infatti tagliato il coefficiente di riserva obbligatoria (RRR) con una mossa a sorpresa la scorsa settimana, liberando circa 1 trilione di CNY (circa $155 miliardi) di liquidità che verrà utilizzata per ulteriori stimoli economici. La banca centrale ha anche rinnovato una parte dei prestiti a medio termine in scadenza.

2. Futures WS guardano a dati macro

È una giornata importante per i dati statunitensi, con richieste di disoccupazione e produzione industriale in arrivo nel primo pomeriggio. Sono previsti anche le indagini della Federal Reserve di New York e Philadelphia, mentre il presidente della Federal Reserve Jerome Powell torna a Capitol Hill per la seconda audizione, questa volta di fronte alla Commissione finanze del Senato.

Nella prima audizione, Powell ha ribadito che le attuali pressioni inflazionistiche, sebbene più forti delle attese, sono "transitori" ed è "troppo presto" per ridimensionare il sostegno monetario della banca centrale. 

Guardando i futures, i contratti sul Dow Jones sono in calo di 170 punti, i futures S&P 500 perdono 12 punti, mentre i futures Nasdaq 100 sono in rialzo di 28 punti.

Lato trimestrali, Morgan Stanley (NYSE:MS) sarà l'ultima delle 'big bank' a riportare i risultati trimestrali. Finora i grandi istituti di credito statunitensi hanno tutti riportato un rimbalzo degli utili. Attenzione anche a Netflix (NASDAQ:NFLX) dopo che la società ha assunto Mike Verdu, ex dirigente del comparto gaming di Electronic Arts per essere alla guida dell'espansione del colosso dello streaming nel settore dei videogiochi.

3. Cripto si stabilizzano dopo Powell

Le criptovalute si sono riprese dalle vendite dei giorni scorsi, ma rimangono sotto pressione dopo che il presidente della Fed Jerome Powell ha aperto all'idea di creare un dollaro digitale. Nella sua audizione, Powell ha approvato le argomentazioni avanzate da altri sulla Fed come Lael Brainard secondo cui una valuta digitale ufficiale potrebbe apportare miglioramenti significativi nella gestione delle transazioni, senza il rischio di volatilità delle criptovalute private e delle cosiddette stablecoin.

Il Bitcoin è in calo dell'1,6% a $ 31.958, mentre Ethereum perde l'1,2% a $ 1.920. Il Dogecoin sta perdendo il 2,6% a $0,189.

Intanto, aumentano le restrizioni sulle cripto dopo che la Consob ha bloccato in Italia la società di trading di criptovalute Binance, affermando che l'exchange non ha più la licenza per operare sul suolo italiano. 

4. Greggio in calo discorso OPEC+

Giovedì, i prezzi del greggio si sono indeboliti, gravati da un aumento inaspettato delle scorte di benzina negli Stati Uniti e dalle voci secondo cui l'OPEC+ si sta avvicinando a un accordo sull'aumento dei livelli di produzione.

I futures sul greggio USA sono scesi dello 0,6% a $74,82 al barile, mentre i contratti sul Brent sono scesi dello 0,5% a $76,10 al barile. L'EIA ha riportato mercoledì l'ottavo calo settimanale di scorte di greggio negli Stati Uniti, ma il mercato è stato sorpreso da un aumento delle scorte di benzina la scorsa settimana. 

Reuters ha riportato ieri la notizia del compromesso raggiunto da Arabia Saudita ed Emirati Arabi e che dovrebbe spianare la strada ad un accordo per aumentare l'offerta di greggio e raffreddare i prezzi. Tuttavia, gli analisti di Goldman Sachs (NYSE:GS), Citigroup (NYSE:C) e UBS (NYSE:UBS) si aspettano che l'offerta non aumenti in maniera significativa nei mesi a venire, anche se l'Opec+ riuscisse a raggiungere un accordo per aumentare la produzione.

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