MILANO (Reuters) - Il miliardario Elon Musk sta cercando di ritagliarsi un ruolo nel sistema di telecomunicazioni italiano attraverso l'espansione dell'attività aerospaziale Space X e del servizio a banda larga satellitare Starlink.
Il governo sta valutando potenziali accordi di fornitura con Starlink e ieri Musk ha detto di essere "pronto a fornire all'Italia la connettività più sicura e avanzata".
La premier Giorgia Meloni ha instaurato un forte legame con Musk, stretto alleato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Starlink, che fa parte dell'azienda aerospaziale SpaceX di Musk, possiede 6.700 satelliti attivi nell'orbita terrestre bassa ed è diventata una forza dominante nel settore, controllando quasi due terzi di tutti i satelliti attivi.
Il sistema fornisce banda larga a bassa latenza a più di quattro milioni di clienti in tutto il mondo, di cui circa 55.000 in Italia.
Ecco i principali progetti in discussione:
COMUNICAZIONI SICURE
L'Italia sta valutando l'utilizzo del sistema di telecomunicazioni spaziali di Musk per fornire comunicazioni sicure tra il governo, i diplomatici italiani e i funzionari della difesa che operano in aree sensibili del Mediterraneo.
Il progetto, a cui viene attribuito un valore di 1,5 miliardi di euro, è ripartito in cinque anni ed è in discussione da mesi. È stato reso pubblico lo scorso ottobre dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Pur confermando i colloqui con Space X, ieri l'ufficio di Meloni ha smentito le indescrezioni secondo cui questo progetto sarebbe stato oggetto di discussione durante la visita a sorpresa della premier negli Stati Uniti dal presidente eletto Donald Trump nel fine settimana.
Questi servizi offerti da Musk sarebbero una soluzione più immediata rispetto alla costellazione di satelliti IRIS2 (Iris squared) dell'Unione europea.
La costellazione multiorbitale costituita da oltre 280 satelliti, che mira a fornire un backbone criptato per i governi e le agenzie pubbliche dell'Ue, deve risolvere problemi di costi eccessivi, problemi di finanziamento e il suo lancio completo non è previsto prima della fine del 2030.
AREE REMOTE E POCO SERVITE
Il governo sta valutando la possibilità di utilizzare i servizi Starlink per incrementare la penetrazione di Internet nelle zone più remote del Paese, in risposta alla lentezza dei progressi compiuti dalle aziende partecipate dallo Stato nei programmi di diffusione della fibra ottica finanziati con fondi pubblici.
Il governo si prepara già da questo mese a testare il servizio spaziale per verificare se sia una valida alternativa per migliorare l'accesso a Internet ad alta velocità.
TELESPAZIO
Lo scorso giugno, Telespazio, una joint venture tra Leonardo e il gruppo francese Thales, ha firmato una joint venture per commercializzare i servizi Starlink.
In base all'accordo, Telespazio ha integrato Starlink nella sua rete già esistente.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)