FRANCOFORTE (Reuters) - Alcuni membri del consiglio di sorveglianza di Commerzbank (ETR:CBKG) si sono opposti con forza a un'eventuale acquisizione della banca tedesca da parte di UniCredit (BIT:CRDI), attaccando personalmente il Ceo Andrea Orcel e affermando di essere pronti a una lunga lotta.
Parlando dell'acquisizione davanti alla sede di Commerzbank nel centro di Francoforte, il vicepresidente Uwe Tschaege, affiancato da tre colleghi del supervisory board e da decine di dipendenti che portavano cartelli di protesta, ha detto che il messaggio è chiaro: "Non la vogliamo".
"Mi viene da vomitare quando sento le sue promesse di riduzione dei costi", ha aggiunto Tschaege, riferendosi a Orcel.
La protesta è solo l'ultimo colpo di scena nella potenziale battaglia che vede contrapposte le ambizioni di Orcel contro la profonda ritrosia di Commerzbank e del governo tedesco.
UniCredit, il cui Ceo ha dichiarato di essere interessato a una fusione tra le due banche, ha detto ieri che si sta preparando ad aumentare la sua partecipazione in Commerzbank al 21%, mossa che il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito come "un attacco ostile".
Stefan Wittmann, membro del consiglio di sorveglianza, ha detto che Orcel è inaffidabile e bugiardo per aver detto che non avrebbe lanciato un'offerta non richiesta e poi aumentare drasticamente la sua partecipazione la settimana successiva.
"Questo dibattito sull'acquisizione non si concluderà finché non ci sarà l'ultima discussione e non sarà abbattuto l'ultimo ostacolo, e la strada da percorrere fino ad allora è molto, molto lunga. Il signor Orcel dovrebbe essere preparato a questo", ha detto Wittmann.
UniCredit non è stata immediatamente disponibile a commentare.
Wittmann ha detto che il governo potrebbe trovare un altro investitore che aiuti a mantenere la banca indipendente.
"Orcel non è l'unico con un'ampia disponibilità finanziaria", ha detto.
I manifestanti hanno fischiato a sostegno della contrarietà dei membri del supervisory board, mostrando cartelli con su scritto: "Fermate questa orribile fusione" e "Stiamo meglio da soli".
(Tradotto da Laura Contemori, editing Gianluca Semeraro)