🥇 La prima regola degli investimenti? Sapere quando è il momento di risparmiare! Fino al 55% di sconto su InvestingPro prima del BLACK FRIDAYAPPROFITTA DELLO SCONTO

Crisi chip, CNH chiude stabilimenti in Europa

Pubblicato 14.10.2021, 09:09
STLAM
-
AAPL
-
CNHI
-

Di Alessandro Albano 

Investing.com - CNH Industrial (MI:CNHI) non si salva dalla crisi di semiconduttori che sta attanagliando l'economia globale, un giorno dopo l'annuncio di Apple (NASDAQ:AAPL) di un taglio alla produzione di 10 milioni di nuovi iPhone per problemi sulle forniture di chip.

Il gruppo quotato a Milano e New York ha comunicato che chiuderà "temporaneamente diversi dei propri siti produttivi di macchine agricole, veicoli commerciali e sistemi di propulsione in Europa", come diretta conseguenza "delle interruzioni alla catena di fornitura e alla carenza di componenti chiave, in particolar modo semiconduttori", si legge nella nota diffusa. 

La società dei veicoli industriali, spiega la stessa, rivede "costantemente i propri piani di produzione per rispondere a questo contesto altamente volatile" e programma di chiudere gli impianti interessati "per non più di otto giorni lavorativi nel mese di ottobre", con l’Azienda che "rimane costantemente impegnata a ottimizzare le operazioni produttive al fine di rispondere alla continua forte domanda".

Crisi chip colpisce più del Covid

Nella galassia Agnelli, anche Stellantis (MI:STLA) sta soffrendo molto per il contesto globale dei semiconduttori che, secondo le stime della società, causerà un calo della produzione di 1,4 milioni di vetture e la riduzione di importanti siti produttivi come Cassino, Pomigliano e Melfi.

Come comunicato dal sindacato Uilm ad inizio ottobre, il sito produttivo di Mefli funzionerà per soli 6 giorni ad ottobre, con una produzione di soli 8.000 veicoli e altrettanti problemi per i 7.300 dipendenti, mentre secondo la fotografia scattata da Fim e Cisl la produzione di autovetture sarà superiore del solo 14,2% rispetto al 2020.

“Un dato - ha spiegato Ferdinando Uliano, segretario della Fim prima dell'incontro con il Mise avvenuto lunedì - che è in negativo rispetto al 2019, anno prepandemico, con un calo del 16,3% rispetto al 2019. Per la prima volta sono negativi anche i veicoli commerciali, cosa mai successa negli ultimi 12 anni".

"La sofferenza riscontrata nei primi 6 mesi del 2021 - ha aggiunto il segretario - si è aggravata nell’ultimo trimestre causando numerosi blocchi produttivi che stanno colpendo più del lockdown del 2020". A salvarsi, ha precisato Uliano, è il polo torinese e "in particolare la produzione della 500e, che non può fermarsi per i vincoli sul Co2, per evitare le salatissime sanzioni”.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.