Investing.com - Aprono in discesa i mercati azionari europei questo giovedì, sulle borse pesa l’incertezza per la tempistica dei futuri aumenti dei tassi USA dopo i commenti della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen.
Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 crolla del 2,97%, il francese CAC 40 segna un crollo del 2,94%, mentre il tedesco DAX 30 registra un crollo del 2,54%.
Nella testimonianza davanti al Congresso ieri, la Presidente della Fed Janet Yellen ha dichiarato che le condizioni economiche statunitensi potrebbero consentire modifiche “graduali” alla politica monetaria.
La Yellen ha affermato che l’economia statunitense si trova ad affrontare una serie di minacce globali che potrebbero pesare sulla crescita e spingere la Fed a rallentare il ritmo dei futuri aumenti dei tassi.
Sebbene la Fed preveda di aumentare i tassi di interesse in modo graduale, la Yellen ha spiegato che non ci sono delle date già fissate e che la banca centrale rallenterà gli aumenti “se l’economia dovesse risultare deludente”.
Gli investitori seguiranno da vicino la seconda testimonianza della Yellen in agenda per oggi.
In forte ribasso i titoli finanziari, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) che crollano del 4,97% e del 9,80%, mentre le tedesche Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Commerzbank (DE:CBKG) registrano rispettivamente un crollo del 4,94% e del 4,82%.
Tra le banche periferiche, le italiane Intesa Sanpaolo (MI:ISP) ed Unicredit (MI:CRDI) segnano un crollo rispettivamente del 3,75% e del 4,90%, mentre le spagnole Banco Santander (MC:SAN) e BBVA (MC:BBVA) crollano del 3,60% e del 2,68%.
Il gigante francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) crolla del 2,20% dopo aver riportato un crollo del 26% degli utili netti del quarto trimestre su base annua.
Positiva Publicis Groupe SA (PA:PUBP) con un’impennata del 6,07% dopo che la compagnia pubblicitaria francese ha dichiarato che le vendite del quarto trimestre sono schizzate del 2,8% ma anche previsto una “crescita organica modesta” per il 2016.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime crolla del 2,24%, per via delle forti perdite nel settore minerario.
Bhp Billiton (L:BLT) crolla del 5,93% e Glencore (L:GLEN) segna un crollo del 6,10%, mentre la rivale Rio Tinto (L:RIO) registra un crollo dell’8,19%.
Stamane, Rio Tinto ha riportato perdite nette pari a 866 milioni di dollari nel 2015 ed ha dichiarato di voler rinunciare alla sua "politica progressiva sui dividendi".
Negativi anche i titoli del settore finanziario, con Lloyds Banking (L:LLOY) e HSBC Holdings (L:HSBA) che crollano rispettivamente del 3,07% e del 3,08%, mentre Lloyds Banking registra un crollo del 3,21% e Royal Bank of Scotland (L:RBS) segna un crollo del 3,65%.
Intanto, Imperial Brands PLC (L:IMT) sale dello 0,54% dopo che la compagnia di tabacco ha riportato un aumento degli utili del primo trimestre.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average crollano dell’1,31%, i futures S&P 500 registrano un crollo dell’1,26%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -1,48%.