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Da seguire oggi: dati sull’inflazione, impennata dell’oro e utili LVMH

Pubblicato 12.04.2023, 11:40
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Di Scott Kanowsky

Investing.com - Mentre i mercati fanno il conto alla rovescia per l’atteso rilascio dei dati sull’inflazione di marzo, gli investitori guardano al futuro percorso dei tassi di interesse della Federal Reserve, mentre l’oro guadagna e i prezzi del petrolio oscillano. Il più grande gruppo del lusso al mondo, LVMH, si prepara a rendere note le vendite del primo trimestre.

1. Future stabili con l’avvicinarsi dei dati sull’inflazione

I future statunitensi sono rimasti stabili mercoledì, mentre gli investitori si preparano alla pubblicazione dei dati chiave sull’inflazione.

Al momento della scrittura i future del Dow guadagnano 59 punti o lo 0,17%, i future dell’S&P 500 salgono di 5 punti o dello 0,13% e i {{8874| future Nasdaq 100}} segnano +8 punti o 0,07%.

2. L’inflazione e il percorso dei tassi di interesse della Fed

Si prevede che i dati sull’inflazione forniranno alcuni indizi sul futuro percorso della recente e aggressiva campagna di inasprimento della politica monetaria della Federal Reserve, volta a contenere l’impennata dei prezzi.

Su base annua, l’indice dei prezzi al consumo del Bureau of Labor Statistics dovrebbe aver rallentato il mese scorso al 5,1% dal 6,0% di febbraio. I riflettori saranno puntati anche sui prezzi core, un dato importante per i funzionari della Fed, che esclude voci volatili come cibo ed energia. Il dato è visto in aumento al 5,6% dal 5,5% del mese precedente.

I numeri potrebbero essere determinanti per capire quando, oppure se, la Fed deciderà di abbandonare il suo ciclo di rialzo dei tassi.

Ulteriori indicazioni su questo fronte verranno potenzialmente fornite oggi, quando la banca centrale statunitense presenterà i verbali del suo ultimo vertice.

 

3. L’oro supera i 2.000 dollari

I prezzi dell’oro hanno superato il livello chiave di 2.000 dollari mercoledì, dopo che il presidente della Federal Reserve di Minneapolis, Neel Kashkari, ha avvertito di una possibile recessione negli Stati Uniti quest’anno.

Al momento della scrittura l’oro spot è balzato dello 0,35% a 2.010,71 dollari l’oncia, mentre i future dell’oro sono saliti dello 0,33% a 2.025,75 dollari l’oncia, avvicinando entrambi gli strumenti al massimo storico raggiunto nel 2020.

Kashkari ha sottolineato che l’aumento dei tassi d’interesse e la diminuzione dei prestiti a seguito del dissesto del settore bancario potrebbero innescare una recessione nel 2023. Ma ha detto che sarebbe probabilmente peggio lasciare che l’inflazione rimanga elevata.

La prospettiva di una recessione nella più grande economia del mondo ha contribuito a stimolare la domanda di oro, un bene ampiamente considerato un rifugio sicuro in tempi di incertezza finanziaria.

4. Prezzi del petrolio altalenanti in vista dei dati sull’inflazione e sulle scorte

Nel frattempo, i prezzi del petrolio restano poco mossi con gli operatori in attesa dei dati sull’inflazione e delle scorte di greggio del governo statunitense.

Al momento della scrittura, i future del greggio USA sono invariati a 81,53 dollari al barile, mentre il contratto Brent è salito dello 0,05% a 85,65 dollari al barile.

Il governo statunitense pubblicherà i dati sulle scorte di greggio nel corso della sessione. Il mercato avrà anche la possibilità di analizzare i report mensili dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e dell’Agenzia Internazionale dell’Energia rispettivamente giovedì e venerdì.

5. LVMH pubblicherà le vendite del 1° trimestre

Tra le notizie corporate, LVMH (EPA:LVMH), il gigante del lusso che sta dietro a marchi come Louis Vuitton e Dior comunicherà oggi i risultati del primo trimestre.

I risultati potrebbero dare qualche indicazione sullo stato della domanda in Cina. Il Paese, che è un mercato cruciale per i prodotti di fascia alta venduti da LVMH, è stato colpito da un’ondata di contagi da COVID-19 nel trimestre precedente, in seguito all’improvvisa decisione di abolire le rigide restrizioni sanitarie.

Le stime di Bloomberg prevedono un aumento dei ricavi organici dell’8,97%, con un balzo delle vendite di moda e pelletteria di quasi un decimo a 10,02 miliardi di euro.

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