Gli analisti di PhillipCapital hanno declassato Apple (NASDAQ:AAPL) a “Accumulate” da “Buy” e hanno abbassato il price target sulle azioni da 186 a 183 dollari, citando “la debolezza dovuta ai ricavi dei prodotti per le sfide delle condizioni macro”.
Nella loro ultima nota sulla società, gli analisti hanno dato un’occhiata più da vicino ai recenti risultati del Q2: pur riconoscendo che AAPL ha battuto le attese, notano che il dato più importante che emerge dalla trimestrale è la previsione di una continua contrazione dei ricavi nel 2023: “Apple ha previsto che il fatturato a/a del 3Q23 sarà simile a quello del 2Q23, il che implica una contrazione potenziale del 2%-3%, con un vento contrario del 4% dovuto all’effetto cambio”.
Gli analisti ritengono che la stima modesta sia giustificata dalle attuali condizioni macro e dalla situazione iPhone, il principale generatore di ricavi del gigante tecnologico, in quanto “i clienti probabilmente rinvieranno i loro acquisti fino al lancio dell’iPhone 15 previsto per settembre”.
La società ha quindi corretto la “previsione da una crescita marginale dei ricavi a una contrazione degli stessi nell’anno fiscale ‘23” e vede l’azienda tornare a crescere solo nel 2024, “a causa della domanda repressa dovuta al rinvio degli acquisti”, declassando le azioni ad “Accumulate” e abbassando il price target a 183 dollari.
Le azioni di AAPL hanno chiuso venerdì a 173,57 dollari e sono in rialzo di quasi il 39% sull’anno in corso.